di PIERO LIBERTI
Cara ValsusaOggi,
vorrei segnalare alla vostra attenzione una vicenda che riguarda le offerte di lavoro e i nostri giovani. Mi spiego meglio: mia figlia, in cerca di lavoro e diplomata all’Istituto Alberghiero Colombatto di Torino, ha inviato il suo curriculum a un esercizio commerciale che aveva diffuso un’offerta di lavoro. Dopo neppure un’ora è stata contattata per fissare un colloquio conoscitivo, ma alla domanda relativa alla sua attuale abitazione, che è Torino, le è stato subito detto che Torino non andava bene e che il colloquio era annullato. A parte che abitando in corso Allamano, anche senza tangenziale alle 6 di mattina in un quarto d’ora si arriva tranquillamente a Rosta, ma perché viene discriminata una richiesta solo per la residenza senza assolutamente specificarlo? Perché non viene postato sulla richiesta di personale che il tutto è riservato ai residenti in Rosta o nei paraggi? Sinceramente non mi sembra corretto nei confronti di chi vorrebbe comunque lavorare ed è disposto anche a fare anche chilometri per poter avere una occupazione. Mia figlia ha provato a dire che ha lavorato per un anno presso una azienda di Caselette, senza fare mai ritardi, ma è stato inutile e hanno chiuso la telefonata. Si continua a invocare la serietà nei giovani, ma qualcosa però non funziona neppure da parte di chi offre lavoro.
Benvenuta nel mondo del lavoro, che parla italiacano.
Purtroppo in valle è così il lavoro è poco e cercano di darlo ai residenti della zona …
Io ho il problema opposto abito qui in valle e non mi prendono a Torino dove avrei più possibilità….
Purtroppo ora è così .
Ammetto però che è strano se sua figlia ha la patente che non l abbiano presa
A me non mi prendono a Torino perché non ho la patente .