LETTERA / VALSUSA, I CANTIERI TAV E LO SPRECO DELL’ACQUA

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di MARIO CAVARGNA (Presidente Pro Natura Piemonte)

CHIOMONTE – Nell’anno 2022 il Piemonte è stata l’area europea maggiormente colpita dalla scarsità di pioggia e dal conseguente processo di desertificazione, come ha segnalato anche il TGR Piemonte del 15 gennaio: “Il Piemonte è la zona peggiore d’Europa per la siccità negli ultimi dodici mesi. A rilevarlo è uno studio dell’Organizzazione Meteorologica Mondiale che ha confrontato i dati di neve e pioggia del 2022 con quelli della media degli ultimi trent’anni. Rispetto al resto del Piemonte la situazione della valle di Susa è ancor peggiore perché si tratta di una valle tendenzialmente secca.
Per la Pro Natura Piemonte, il Rapporto finale della “Analyse des etudes faites par LTF sur le projet Lyon-Turin (section internationale)” realizzata dalla COWI A /S su incarico della Direzione Generale Trasporti della Commissione Europea, DG TREN, su mandato del Parlamento Europeo, uscito nel mese di aprile del 2006, rappresenta un documento fondamentale per la denuncia dei possibili effetti della realizzazione della sezione transnazionale della nuova linea ferroviaria sulla risorsa acqua locale.
A pagina 48 il rapporto COWI dice che LTF (precedente nome della TELT sas) ha stimato che i due tunnel principali, quello di base e quello di Bussoleno, (poi sostituito dal Tunnel dell’Orsiera ora appartenente alla tratta nazionale), capteranno un flusso complessivo di acque sotterranee che equivale ad una portata compresa tra 60 e 125 milioni di metri cubi all’anno, che può essere comparata al fabbisogno annuale di una città di più di un milione di abitanti”.
Il rapporto COWI sottolinea inoltre a pagina 50 del testo francese che “Contrariamente agli studi su ogni singolo punto d’acqua, LTF non ha prodotto alcuna conclusione sul bilancio idrico, sull’influenza sulla portata minima e sui relativi impatti ambientali” ed a pag. 51 che “È quindi richiesta una migliore documentazione per determinare dove questi effetti possono manifestarsi ed essere accettabili”. Pertanto scrive che “Dovrà essere fatta una valutazione di questi aspetti per identificare le eventuali zone critiche e le misure di precauzione da adottare” e “Si raccomanda di condurre degli studi sugli impatti del drenaggio del tunnel nella sua totalità al fine di identificare i cambiamenti del livello delle acque, delle portate che si possono attendere nei bacini idrografici interessati e mettere a punto misure di precauzione” (Per contro, sino ad oggi, LTF/TELT ha fatto un censimento ed una misurazione delle sorgenti, ma non ha prodotto studi e previsioni degli effetti della captazione).
La verifica fatta da Pro Natura Piemonte sulle venute d’acqua conseguenti alle grandi opere realizzate tra Chiomonte e Venaus in questi decenni: come le gallerie della autostrada del Frejus, la centrale elettrica in caverna della AEM e il tunnel geognostico della Maddalena, consente di stimare una sottrazione di 400/500 litri al secondo su di una tratta di sei chilometri in linea d’aria che è solo 1/8 di quella del tunnel di base della nuova linea ferroviaria ed a stimare che, nella forcella di previsione data dalla COWI, ci dobbiamo attendere il valore più alto, quello che ipotizza la sottrazione continua di cento milioni di metri cubi di acqua all’anno, pari al volume di quaranta piramidi egiziane di Cheope, per il solo tunnel transfrontaliero.

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8 COMMENTI

  1. E anche per Aprile siamo a posto con le inutili e pretestuose letterine di Cavargna. Attendiamo con ansia quella di Maggio.

    • Se lei avesse un mezzo neurone del sig Cavargna, capirebbe che il problema idrico è fondamentale. Ma è inutile mi rendo conto di ribattere alle persone che scrivono tanto per scrivere spinte da profonda ignoranza e menefreghismo.

      • Se lei avesse un quarto di neurone del signor Cavargna saprebbe che 17 sorgenti di acqua distribuite nei territori di Chiomonte, Giaglione ed Exilles vengono monitorate da ARPA dal 2013 (ante e post lavori) senza che ci sia mai stata alcuna variazione significativa di portata al di fuori delle normali variazioni stagionali. Peraltro ciò che viene citato nella letterina (rapporto COWI) sono acque profonde che nulla hanno a che fare con le falde superficiali. Studiate un po’ di più prima di fare le letterine.

    • Ma stiamo scherzando, questa opera è strategica per il Piemonte e l’Italia. Per ovviare alla perdita dell’acqua se avverrà, si può sempre agganciare un vagone cisterna per trasporto acqua ad ogni treno veloce che passerà in questa “splendida” valle.

  2. Ogni lettera o letterina ha i suoi destinatari e i più colpiti nel segno sono quelli che irridono e disprezzano.
    Non colpiti sono gli indifferenti, anch’essi destinatari, che non sapendo cogliere di conseguenza non hanno motivi per commentare.
    Restano infine gli estimatori di Mario che, in quanto tali, di commentare non hanno bisogno, con qualche eccezione come questa mia.

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