LETTERA / VALSUSA, IL PARCO GIOCHI CON I BAGNI CHIUSI: LE CHIAVI SONO IN COMUNE

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di ALBERTO DOSIO

ALMESE – Le foglie ingiallite che cadono dagli alberi preannunciano l’avvicinarsi dell’inverno, tuttavia il meteo lascia lo spazio sufficiente per trascorrere alcune ore all’aria aperta malgrado l’accorciarsi delle giornate. E così, genitori e nonni trascorrono alcune ore con i bimbi, che siano figli o nipotini.
I parco giochi di zona sono tutti molto interessanti, tant’è che a volte la scelta è difficile; meglio la giostra o il castello, meglio l’altalena o il dinosauro.
Quindi, alcuni giorni addietro, armato di pazienza, ho accompagnato unitamente a mia moglie, i due nipotini di cinque e sette anni al parco giochi ubicato a Rivera di Almese.
Il parco giochi è molto frequentato e offre la comodità di alcuni tavoli con relative panche, una fontanella (invero in condizioni commoventi) e molti giochi divertenti. Al parco bimbi giocavano sotto l’attenta supervisione degli adulti, ma ad un tratto, come naturale che sia, alcuni di loro erano interrotti per quello che in gergo tecnico si chiama “fattore fisiologico”.
Naturalmente davo per scontato che non sarebbe stato un problema per i bimbi, tanto meno per genitori e nonni, anche a fronte di un molto accattivante box servizi igienici, quello che i militari chiamano “ritirata”.
Subito un sorrisino ironico faceva capolino dai visi di alcuni genitori “veterani”, sorriso che ho compreso appena avvicinatomi ai “servizi” inesorabilmente chiusi con tanto di serratura e lucchetto.
Un avviso di carattere agricolo rurale indica che le chiavi possono essere ritirate al Comune di Almese, tuttavia solo in particolari condizioni.
Non pretendevo certamente una situazione ideale come quella del parco di Villar Dora, ma per avere dei servizi di cui non si può usufruire, tanto vale non averli, come al parco di Drubiaglio.
Una soluzione poteva essere un moderno bagno a moneta che poteva anche ammortizzare le operazioni di pulizia, tuttavia qualcuno, non so chi, ha pensato di costruire un locale servizi di cui non si può usufruire normalmente, scelta esecrabile, anche alla luce di soluzioni igieniche “fai da te”, invero quando ai bambini scappa sarebbe inutile spiegare che i servizi ci sono, ma non sono fruibili.
Tuttavia potrei consigliare di eradicare completamente il piccolo stabile dedicato ai servizi igienici: perché per averlo, ma chiuso, tanto vale non averlo proprio.

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2 COMMENTI

  1. Ma dall’amministrazione del comune di Almese, cosa ci si poteva aspettare? I bagni sono stati costruiti per le feste private, c’è anche scritto lì…ad Almese, o si è amici degli amici ecc.ecc., oppure la pipì si fa nell’angolo del parco. Con buona pace dei bimbi che non capiscono il perché di un bagno chiuso.

  2. Purtroppo come gruppo di minoranza in consiglio abbiamo chiesto più volte lumi in materia… E le risposte sono sempre state riferite a generiche “difficoltà di gestione”. Siamo alle solite… Prima si spendono i soldi pubblici per la costruzione di un manufatto.. e poi si studia come poterlo gestire.
    Nello specifico…. Soldi buttati e servizi igienici chiusi

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