LETTERA / VALSUSA, PRESUNTE INFILTRAZIONE MAFIOSE SULL’A32: BISOGNA COMMISSARIARE LA TORINO-BARDONECCHIA?

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di FRANCO TRIVERO

BARDONECCHIA – La trasmissione Farwest del 29 aprile 2024 ha presentato un quadro allarmante, riassunto delle inchieste sull’autostrada Torino- Bardonecchia dei Ros e Procura di Torino “presunte infiltrazioni mafiose nei cantieri della Torino-Bardonecchia”. Chiaramente siamo ancora alla fase delle indagini, ci sono stati già degli arresti, ma sarà solo il processo a stabilire la verità e ricordiamo che le persone coinvolte nell’inchiesta sono da considerare innocenti fino ad un’eventuale condanna definitiva. “Gli appalti di questa autostrada sono tra gli affari più remunerativi che può offrire una Regione come il Piemonte”. Ci si domanda come sia stato possibile… Dall’inchiesta, su cui indaga la Procura, emergerebbe un sistema di doppia fatturazione nei subappalti per costituire fondi neri. Lo stesso senatore Esposito aveva denunciato, dieci anni fa, questa pratica. La Torino-Bardonecchia è della Sitaf che affida i lavori a una sua controllata Sitalfa. Il manager di Sitalfa che avrebbe consentito l’ingresso di queste ditte si chiama Roberto Fantini, indagato per concorso esterno in associazione mafiosa. Secondo quanto contestato dagli investigatori, Fantini avrebbe garantito lavori e risorse economiche a un’azienda (Autotrasporti Claudio) riconducibile a soggetti residenti a Brandizzo e legati alla criminalità organizzata calabrese, emanazione delle ‘ndrine Nirta e Pelle, di San Luca. Le indagini degli organi inquirenti avrebbero dimostrato le presunte ingerenze della famiglia Pasqua nelle scelte aziendali delle società Cogefa e Sitalfa, i vantaggi patrimoniali derivanti dal rapporto intrattenuto con Fantini, nonché l’aiuto fornito da Fantini all’associazione criminosa. I maggiori quotidiani riportano la notizia dell’inchiesta che ha portato agli arresti domiciliari il governatore della Liguria Giovanni Toti. Toti è stato bloccato dai cronisti, all’uscita dal suo appartamento di Genova appena perquisito dalla Guardia di finanza. “Non posso rilasciare dichiarazioni, lo sapete”, ha detto ai giornalisti. “Ho parlato con il presidente, il mio assistito è sereno e conta di spiegare tutto”, ha dichiarato l’avvocato del presidente, Stefano Savi. “Continuerà a lavorare. Come abbiamo potuto vedere fino a questo momento sono tutti fatti a cui possiamo dare una spiegazione nell’ambito di una legittima attività di amministrazione per l’interesse pubblico”, ha aggiunto il legale. Nel frattempo la commissione parlamentare Antimafia ha chiesto l’acquisizione degli atti dell’inchiesta della Dda genovese e della Guardia di finanza. Oltre a Toti, sotto inchiesta c’è anche Matteo Cozzani, capo di gabinetto del governatore, accusato di corruzione elettorale aggravata dall’aver favorito Cosa nostra. Gli appetiti di Toti, secondo la PM Faggioni, aumentavano in concomitanza alle scadenze elettorali. Secondo la Gip Paola Faggioni si poteva partecipare a queste cene anche per interposta persona, con quote minime e spezzettate per non rendere tracciabili i finanziamenti. Secondo la Gip con l’avvicinarsi delle scadenze elettorali aumentavano i bisogni di Toti. E lui per il raggiungimento della vittoria sua o delle liste e candidati sostenuti dal suo movimento, sarebbe stato pronto a «svendere la propria funzione e la propria attività in cambio di finanziamenti, abdicando in tal modo ai propri importanti doveri istituzionali». Il PD della Liguria intende dare lezioni di moralità, dimenticando l’inchiesta in Piemonte che coinvolge un suo esponente di spicco che è Salvatore Gallo, che per due decenni ha deciso le sorti del PD piemontese, per la vicenda delle tessere SITAF affermando: “Quanto emerso dalle indagini dell’inchiesta certifica un modo disgustoso di fare politica, volta solo alla gestione e alla spartizione del potere”, commenta in una nota il Partito democratico della Liguria. “La magistratura farà il suo corso rispetto alle singole responsabilità penali oggi però si deve chiudere la stagione del centrodestra in Liguria. Toti si dimetta e ci siano subito nuove elezioni“.
Aggiungo io, per par condicio, si chiuda la stagione del centrosinistra anche per il Piemonte, si commissari la Torino-Bardonecchia si proceda alle verifiche delle aziende che hanno vinto gli appalti. Il Comune di Bardonecchia nel 1995 era stato commissariato per infiltrazioni mafiose, per molto meno, rispetto alle ricostruzioni dell’impianto accusatorio della Procura di Torino che coinvolge la A32 Torino-Bardonecchia. Le inchieste giudiziarie delle Procure, di Regioni importanti come Piemonte, Liguria, Puglia e Sicilia stanno travolgendo i partiti di sinistra e destra con equità giudiziaria, tanto da far apparire i fatti contestati come un sistema di gestione del potere politico finalizzato non a gestire i processi di relazione politica nel rispetto dell’etica della democrazia e del proprio ruolo politico, ma bensì per compiacere il potente di turno e non certo per “governare” come viene pubblicamente affermato dagli indagati, attraverso il ruolo politico rivestito. Mezzo secolo fa, quelli di “sinistra” volevano reti di protezione sociale più forti e maggiori investimenti pubblici in scuole, strade e ricerca. Quelli di “destra” che ci si affidasse al libero mercato. Ma essendosi il potere e la ricchezza concentrati al vertice, i due schieramenti hanno rinunciato alle reciproche ideologie e si sono trasformati in veri e propri comitati d’affari. Oggi la grande divisione non è tra sinistra e destra, è tra democrazia e oligarchia. Queste multinazionali esercitano il potere a loro beneficio personale e dei propri azionisti. Persino un sistema che si definisce una democrazia può diventare un’ oligarchia se il potere finisce per concentrarsi nelle mani di un’ élite imprenditoriale e finanziaria. Il potere e la ricchezza di costoro non fa che aumentare, per come essi decidono le leggi che li favoriscono, creano e sfruttano monopoli economici che mettono ancora più ricchezza nelle loro tasche. Quello che emerge da queste inchieste è una Politica che è diventata servile, succube e asservita a un sistema economico che non ha più come obiettivo comune il bene di una comunità. Ma viceversa la predazione di risorse finanziarie pubbliche a beneficio esclusivamente privato. Per sconfiggere questo sistema è necessario che il Paese sano, i cittadini di buona volontà, quella parte di Paese che non si sente rappresentata e non va più a votare si unisca e decida in massa di dare il proprio “voto di protesta” alla coalizione politica che tutela e difende il valore umano, il lavoro i diritti dei lavoratori e i diritti costituzionali. Concludo questa riflessione sostenendo che non si può più accettare il principio di una Politica secondo cui, tutto ha un prezzo ma nulla ha più un valore etico, sociale e umano.

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12 COMMENTI

  1. E questo è solo l’ inizio. Mano a mano che si apriranno i cantieri della grande opera TAV le ‘ndrine faranno a gara per divorare il denaro pubblico. E i burattinai di turno ( deputati, senatori, ministri, sottosegretari, giornalisti e lacché vari), mestamente tra il rassegnato e lo stupito ci ricorderanno : ” Lo vuole l’ europa…”

  2. Il commissariamento sarebbe una soluzione dettata dal buon senso. Si potrebbe attingere dalle varie personalità politiche italiane esperte. Gli esempi non mancano : Santanchè oppure Toti oppure Lollobrigida oppure Sgarbi. Anche Fassino farebbe la sua bella figura.

  3. Tutto giusto , ma bisogna considerare un fatto politico che unisce i principali partiti di destra e sinistra , il volere ad ogni costo la TAV e a tal proposito si misero d’accordo contro i Cinque stelle che presero un sacco di voti , vorrei sottolineare che per la Valle di Susa il centrosinistra perse le elezioni quando fu ricandidata la Bresso , la crisi economica industriale ha fatto perdere voti alla sinistra , ora è indispensabile da quella visione della politica non alzare troppo il polverone sullo spreco del denaro pubblico e la corruzione , i cantieri TAV seguono la stessa prassi e devono essere censurate quelle attività mafiose che infestano il nost

  4. Nostro territorio , purtroppo la politica è anche sporca e sporca le persone oneste che vorrebbero fare cose buone , ma i partiti in generale promuovono quelli che portano soldi e voti , i consensi comperati gli opportunisti non si fanno scrupoli…

  5. Leggendo questa lettera pare evidente che vanno comissariati i partiti politici italiani. Destra, sinistra o centro tutti pensano solo al loro interesse facendo affari con qualsiasi associazione a delinquere presente sul territorio italico.

      • Merovingio cosa vuoi indagare, che i destroidi al governo hanno già preparato il decreto legge per abolire le intercettazioni ambientali. D’altronde bisogna restituire le promesse elettorali ai vari imprenditori poco onesti.

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