LETTERA / VIALATTEA, L’ADDIO ALLO SKIPASS STAGIONALE E L’AUMENTO DEI COSTI PER CHI SCIA

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di MARIO ALBERTO MUSSO

Quest’anno la Sestriere S.p.A. a causa dell’incertezza dovuta alla pandemia e diversamente da tutti gli altri comprensori sciistici, ha deciso di non vendere lo Skipass stagionale sostituendolo con il nuovo pass Multi-Day, applicando di fatto un aumento del 173% rispetto al costo dello skipas dell’anno precedente.

Lo stagionale Open 2019-2020, dall’apertura impianti Italiani /Francesi alla chiusura, durava 140 giorni al costo di 800 euro quindi 5,71 euro al giorno. Con il Multi-Day 45 e aggiungendo le giornate supplementari a copertura della stagione, il costo salirà a 2.180 euro vale a dire 15,58 euro al giorno.

La Sestriere S.p.A. con una “forte” politica di risparmio, pur senza mai incrementare significativamente i passaggi sulle piste della Vialattea, ha ottenuto negli ultimi anni utili elevatissimi e cioè dieci milioni su trenta milioni di fatturato come ha dichiarato l’Ing. Brasso, Presidente della società, nella puntata del 9 dicembre del 2019 di Report su Rai 3.

Essendo il motore trainante dell’economia dell’alta Val di Susa e dei suoi comuni, la società gode di finanziamenti pubblici per svariati milioni all’anno (7.200.000,00 nel biennio 2017-2019) e utilizza in cambio di un canone simbolico, gli impianti di proprietà dell’Unione Montana dei Comuni olimpici che sono i più moderni e costituiscono circa 1/3 del totale degli impianti del comprensorio.

L’esorbitante aumento di questa specie di “abbonamento”, l’unico fra i maggiori comprensori sciistici, a mio parere, andrà a scapito dell’intera comunità della Val di Susa.

Cordiali saluti.

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15 COMMENTI

  1. Non so se ho capito bene. Quindi questi impianti non sono suoi, sono finanziati e non ci sono investimenti e solo utili? beh mi sembra un affare per lui. Boh, i conti non mi tornano. Comunque io scio da un’altra parte. Abito altrove.

    • Runner, ha capito bene!
      La maggior parte degli impianti sono statali e la Sestriere viene pagata per gestirli….
      L’innevamento artificiale viene pagato dalla regione….
      Ci e ho già detto: facile fare l’imprenditore con queste regole.

      Io sciavo in via lattea, ma a questo punto sto valutando di spostarmi

  2. Curiosando sui siti degli altri comprensori, vialattea è l’unico che non fa lo stagionale… o gli altri sono tutti incompetenti oppure… forse avrebbe avuto senso togliere lo stagionale breve per lasciare quello open e basta ed aggiungere le varie tessere multiday tarandole più in basso come numero tipo 15- 20-25 giornate…
    Se lo scopo, come dichiarato, era quello di agevolare l’utenza la mia ipotesi mi sembra ragionevole..
    con le scelte effettuate si mettono in crisi le scuole di sci e gli sci club che già stanno ragionando di nuove formule non Open che ovviamente ridurranno i loro incassi con conseguenza minori ricavi dei maestri di sci, minori presenze nel comprensorio di chi veniva tutti i week end della stagione innestando un circolo vizioso che farà male all’economia di un territorio già in difficoltà… anche perché poiché colomion e monginevro attrarranno più flussi dalla valle e dai territori circostanti…. da claviere faccio lo stagionale a monginevro che costa meno di 500 euro peraltro. E da oulx vado a bardonecchia…
    poi l’anno prossimo ci sarà la solita lamentela che nonostante le idee brillanti ed innovative la stagione non ha dato segnali di miglioramento
    Un’idea: si apre solo a Natale ed in settimana bianca con solo giornaliero a60 euro così le statistiche sono bellissime e la cartella stampa di presentazione della stagione può dichiarare un enorme successo..
    D’altronde ci sono gli imprenditori ed i prenditori… nella vita bisogna sempre scegliere che segno lasciare nel mondo

  3. Cioé con la val di Susa ridotta alla canna del gas con tagli di ogni tipo, dalla sanità alla scuola, lo Stato ergo i cittadini finanziano con 3 milioni all’anno una società che produce 10 milioni di utili in pochi anni, dei quali ZERO riversati né a migliorare impianti (o a compensarne l’impatto ambientale) né a migliorare l’economia, tramite l’unione montana, di una valle depressa? NO COMMENT

  4. Visto che sono di sua proprietà, mi domando perché non possa gestirli direttamente l’Unione Montana.
    Si eviterebbe un passaggio onerosissimo, i costi per il cliente scenderebbero sensibilmente e senz’altro si potrebbe contare su maggiore occupazione, nonché ricaduta sull’indotto territoriale. Le SpA sono utili SOLO per gli azionisti, tendendo a minimizzare, per non dire azzerare gli investimenti, massimizzando gli utili. Ormai dovremmo averlo capito bene.

  5. Non lamentiamoci se il turista vola in altri nidi. Sembra che in questa valle ci sia un impegno collegiale, ad opera di diverse categorie, per uccidere quel po’ di turismo che ancora ha il coraggio di venire in vallata.

  6. una scelta unica in tutta italia ed un po’ tafazziana sicuramente per i comuni olimpici e forse anche per la vialattea stessa…
    circondata da stagionali chi di claviere non farà lo stagionale a monginevro e li andrà sciare …. quanti da oulx e dalla val di susa andranno ora a bardonecchia invece che in vialattea…
    se lo spirito fosse stato quello di andare incontro alle esigenze dei turisti ed attirarne di nuovi forse sarebbe stato più sensato fare i multiday da 10,15 e 20 giornate e fare soltanto lo stagionale open…così si forniva maggiore flessibilità alla clientela che probabilmente avrebbe accettato di buon grado il cambiamento mentre così credo che moltissimi siano scontenti
    senza uno stagionale le scuole sci e gli sci club dovranno (ED ESSENDO ATTENTI AL CLIENTE LO STANNO GIA’ FACENDO) rivedere le loro politiche commerciali e le varie formule full time, open o come preferiscono chiamarle con conseguenti minori incassi per loro, per i maestri e per il sistema vialattea rendendo ancora più grama e difficile una stagione invernali cha già lo era e molto in partenza…
    ma d’altronde ci sono prenditori ed imprenditori… c’è chi lavora per il sistema e per se stesso e chi soltanto per se stesso

  7. dopo 50 e fischia anni in via lattea non mi resta che dire: arrivederci alla prossima gestione che sia, si spera, lungimirante. Rifiuto cordialmente la proposta commerciale così Sconveniente.

  8. Siamo alle solite . I costi di costruzione al pubblico e gli utili ai privati. 11 milioni di utili 7 milioni di contributi pubblici.
    sempre li a piangere miseria.
    Quand’è che lo stato comincia a gestire le sue opere e la smette di darle ai privati..
    Vedi autostrade, TAV ( che sfortunatamente procurera mai nessun utile visti gli altissimi costi di esercizio , se mai entrerà in funzione tra 30 anni), ecc.

  9. Avrei compreso e probabilmente condiviso un discorso del tipo

    “…caro utente, viste le problematiche e le incertezze causate dal covid, i maggiori costi e le minori entrate date dalla presumibile assenza di turisti stranieri, quest’anno ci vediamo costretti ad aumentare lo stagionale a 850€ offrendo in alternativa un multipass 20 giorni a…”.

    Avrebbe portato a casa il rinnovo dei 5 mila e passa stagionali, quasi 5 milioni€, magari con qualche mugugno ma più comprensibile di questa pagliacciata Napoleonica.

    E gli amministratori locali???

  10. Attenzione a pensare ‘tutti a Mongi’.. ricordo che da qualche giorno, teoricamente, se passiamo il confine al ritorno dovremmo fare IL TAMPONE! Quanta gente andrà in Francia (anche per pochi km) a sciare con questo presupposto?

    Se rimane così, l’unica possibilità in zona è Bardonecchia.

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