LICENZIAMENTI BELTRAME: DOMANI L’INCONTRO DECISIVO CON L’AZIENDA. GLI OPERAI PROTESTANO SOTTO LA REGIONE

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Sarà mercoledì pomeriggio l’incontro decisivo per le sorti delle acciaierie Beltrame di San Didero, a cui potrebbe essere garantito ancora un anno di vita. I sindacati si incontreranno domani all’Unione Industriale con la proprietà vicentina, per chiedere di poter “tirare a campare” almeno per un altro anno, grazie alla proroga della cassa integrazione straordinaria di 12 mesi, come previsto per legge. Per ottenere questo obiettivo, però, l’azienda deve presentare un piano industriale al ministero, garantendo di investire soldi per riorganizzare lo stabilimento e rinnovarlo. Solo così da Roma il ministero potrá garantire i fondi per pagare gli stipendi ai circa 310 operai che lavorano in bassa Val Susa, tramite la cassa straordinaria. Intanto, lunedì mattina si é tenuto un incontro tra sindacati e Regione, a cui però non ha partecipato l’assessore al Lavoro Claudia Porchietto. Il funzionario regionale che ha parlato con i sindacalisti, comunque, ha promesso che l’ente farà la sua parte per spingere il ministero ad approvare la nuova cassa integrazione. Ma la cosa non sembra scontata: la Beltrame ha già detto di non avere più neppure i soldi per anticipare di tasca propria la cassa. “Sotto il palazzo della Regione c’erano con noi circa 150 lavoratori – dicono i sindacalisti Edi Lazzi (Fiom) e Vincenzo Pepe (Uil) – punteremmo ad un nuovo accordo con l’azienda, in modo che presenti il piano per ottenere ancora 12 mesi di cassa integrazione”.

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