L’INCHIESTA di FABIO TANZILLI
Il potere e l’influenza politica della Sitaf sul territorio della Valle di Susa nasce dai numeri, che pesano soprattutto in questi anni di crisi economica. E che forse influenzano, in parte, la quasi nulla opposizione contro l’importante progetto della seconda Canna autostradale del Frejus, che di fatto porterà ad un aumento dei tir in transito in Val Susa. Per farsi un’idea basta analizzare gli ultimi bilanci approvati dalla società autostradale della Torino-Bardonecchia. Nell’ultimo anno la Sitaf ha effettuato la bellezza di 8,3 milioni di euro di acquisti presso fornitori locali della Valle, imprese locali, commercianti e ristoratori, artigiani: mica noccioline.
Dato di rilievo, seppure inferiore al 2013, quando la Sitaf aveva distribuito 9,7 milioni alle imprese locali: una diminuzione del 15% dovuta alla generale contrazione del mercato. Ma sono soldi che pesano, e che mantengono tante famiglie in Val Susa.
SOLDI CHE PESANO: 13.6 MILIONI DI EURO SPESI PER PAGARE GLI STIPENDI A FAMIGLIE IN VAL SUSA
Altro numero che vale più di mille parole: 13,6 milioni di euro spesi nel 2014 per gli stupendi e le retribuzioni dei suoi lavoratori che risiedono in Val Susa, Val Sangone e Rivoli (su un totale di 24.522.000 euro): stipendi per 341 dipendenti residenti sul territorio (su 555 complessivi), a cui si aggiungono 61 collaboratori esterni, per un totale di 616 persone, di cui l’84% residente in Val Susa.
Tra i dipendenti di Sitaf, tra l’altro, l’86% è assunto a tempo indeterminato. Nel 2013 la spesa per retribuire il personale residente era stata di 12.9 milioni (su 22 milioni totali), quindi è aumentata di quasi 700.000 euro. Questo significa garantire a centinaia di famiglie della Valle stabilità economica e certezze per il futuro , in un territorio difficile e in crisi come questo: difficile, quindi, trovare chi si opponga alla Sitaf, a “mamma” Sitaf per qualunque progetto proponga.
3,2 MILIONI DI EURO: I SOLDI DELLA SITAF AI COMUNI E LE DONAZIONI PER GLI EVENTI
Terzo numero di rilievo: i soldi che la Sitaf sgancia alle casse dei Comuni della Valle, in qualità di sostituto d’imposta. Nell’ultimo anno la società dell’A32 ha versato 3,2 milioni di euro all’atto di erogazione di stipendi, salari ed accessori.
Sono aumentate anche le donazioni e sponsorizzazioni di eventi e manifestazioni in Val Susa: nel 2014 Sitaf ha versato 121.725 euro ad enti, comuni ed associazioni per tornei sportivi, mostre, fiere, iniziative sociali, ecc. (nel 2013 aveva donato 115.000 euro).
8,3 MILIONI DI EURO: I SOLDI DELLA SITAF AI FORNITORI E LE DITTE DELLA VAL SUSA / LA TABELLA
Come scrivevamo sopra, nel 2014 la Sitaf ha distribuito 8,3 milioni di euro a ditte e fornitori locali. La parte del leone la fa la controllata Sitalfa (la società che al compito di effettuare i lavori autostradali), che ha fatto acquisti per 5,2 milioni sugli 8,3 totali. Ma quali sono le categorie di acquisti fatto dalla Sitaf? La principale ovviamente riguarda l’attività di cantiere e servizi sull’A32 (4 milioni), poi c’è la categoria “Altri acquisti” (1,4 milioni) e “Materiali vari” (1 milione). Seguono gli acquisti per la gestione degli autoveicoli (734mila euro), l’acquisto dei cespiti (681mila), le spese per vitto, pernottamento e viaggio (249mila euro), e infine per “utenze e imposte locali” (78mila euro). Discorso a parte ricade invece per la mensa dei suoi dipendenti: nel 2014 la Sitaf ha speso 412mila euro presso ristoratori locali.
ECCO I PAESI PIÙ BENEFICIATI
Nell’ultimo anno, la Sitaf ha speso più soldi per gli acquisti con le ditte e le imprese di Susa (1,8 milioni di euro). Al secondo posto c’è Borgone (1.3 milioni), al terzo Sant’Antonino (1,1 milioni). Ben distaccati ci sono invece i fornitori di Sant’Ambrogio (556mila euro), Bussoleno (527mila), Salbertrand (434mila), Giaveno (418mila) e Bardonecchia (390mila euro).