BUSSOLENO – L’Unione dei Comuni della bassa Valsusa rimane in mano alla maggioranza formata dal centrosinistra e No Tav. Il 1° agosto, alla sede di Villa Ferro si sono tenute le elezioni per i rappresentanti delle minoranze nel Consiglio dell’Unione Montana Valle Susa. A cui hanno partecipato 55 consiglieri votanti su 66 totali.
MA a differenza delle altre due Unioni Montane della Valsusa (l’Unione Montana Alta Valsusa e l’Unione Montana Vialattea) dove le minoranze dei vari Comuni hanno avviato il dibattito sulla scarsa democraticità dell’ente, chiedendo più posti per i consiglieri delle minoranze dei vari paesi – a seguito dell’apposita sentenza del Tar del Piemonte che dà ragione a questa legittima richiesta – nell’Unione Montana della bassa Val Susa questo tema non è all’ordine del giorno.
Per un motivo semplice: l’alleanza dei Comuni di centrosinistra e No Tav, oltre ad avere già la maggioranza, è riuscita a far eleggere dei suoi consiglieri anche nei posti riservati alle “minoranze”. Infatti sui soli 7 posti riservati alle opposizioni, ben 5 sono stati assegnati sempre al centrosinistra, e solo 2 al centrodestra-Zona Franca.
Si tratta di 4 candidati sindaci del centrosinistra- No Tav sconfitti alle ultime elezioni nei rispettivi paesi e che adesso sono in minoranza nei loro consigli comunali (Susanna Preacco a Sant’Antonino di Susa, Fabrizio Borgesa a Chiusa San Michele, Paolo Alpe a Borgone Susa e Loredana Bellone a San Didero), a cui si aggiunge Gigi Cataldo, che fa sempre parte della minoranza in consiglio comunale a Susa.
Alla minoranza “reale” dell’Unione Montana, quindi al centrodestra, invece sono rimasti solo due posti: per Avigliana è stato eletto il consigliere comunale di minoranza Luca Carnino e per Sant’Ambrogio Sonia Ostorero (candidata sindaca sconfitta a Sant’Ambrogio).
Nell’ordine, sono stati eletti:
– Luca Carnino (Avigliana) con 10 voti
– Sonia Ostorero (Sant’Ambrogio) con 7 voti
– Gigi Cataldo (Susa) con 7 voti
– Susanna Preacco (Sant’Antonino) con 7 voti
– Paolo Alpe (Borgone) con 6 voti
– Loredana Bellone (San Didero) con 6 voti
– Fabrizio Borgesa (Chiusa San Michele) con 6 voti
Il primo degli esclusi è stato Renzo Rabellino (Chianocco) con 5 voti, che ha perso le elezioni a Chianocco con la lista della Zona Franca.
Come spiega l’Unione Montana Valsusa: “Dei sette nuovi membri eletti, cinque fanno parte dell’area Centrosinistra-No Tav, mentre due di quella Centrodestra-Zona Franca, delineando un quadro politico che favorisce la continuità e la stabilità amministrativa”. A settembre si terrà il primo consiglio d’insediamento, in cui sarà votata la nuova giunta alla guida dell’Ente. Quasi sicura la riconferma di Pacifico Banchieri del PD, sindaco di Caselette.
i soliti “democratici”
Quindi una dittatura democratica.
Bene vedo che hanno riunito la crème della crème… il centro sinistra che venderebbe anche un rene pur di guadagnare poltrone. Quindi da oggi manganelli passamontagna e molotov contro i cantieri sono diventati obbligatori per legge?
Cospito quindi diventa Presidente?
In questi casi bisognerebbe mettere il voto scoperto, vedere chi vota chi… perché troppo facile per chi fa il rappresentante ottenere poltrone, soprattutto se chi vota fa il suo stesso mestiere. Ma non vi vergonate neanche un po’ del vostro ruolo inutile?
Senza entrare nell’ argomento della bontà o meno della grande opera , nutro molti dubbi che l unione montana e la gran parte delle nuove amministrazioni comunali rappresentino il sentimento del popolo no tav. Bastava dare una veloce lettura a molti programmi elettorali per scorgere subito molta timidezza e cautela sul tema dell’ alta velocità. Stiano tranquille le minoranze. Sono certo che nei fatti troveranno molta più collaborazione e ammiccamento sull’ argomento di quello che sembra.
Trombati alla riscossa.