di FRANCESCA FREDIANI (Consigliere regionale Movimento 5 Stelle)
E’ stata depositata oggi una mozione, con l’obiettivo di ritirare la vergognosa delibera della giunta regionale n. 8-443 che prevede lo stanziamento, come garanzia bancaria, di circa 500 mila euro a non meglio precisate aziende danneggiate dai No Tav.
La nostra mozione prevede di destinare tale somma per borse di studio mirate alla realizzazione di progetti di ricerca incentrati su diversi temi che riguardano da vicino la popolazione della Val di Susa. Ad esempio si prevede di avviare una verifica dell’impatto sulla salute e sull’ambiente dell’impiego di gas CS, l’accertamento di emissioni inquinanti rilasciate dai cantieri attivi nel territorio valsusino e lo studio epidemiologico geografico-descrittivo in merito allo stato di salute della popolazione residente in Val di Susa.
In questo modo i fondi verrebbero destinati a progetti realmente utili per la collettività, evitando una forzatura prettamente politica e ideologica all’interno di misure destinate alla ripresa produttiva del territorio.
Nel corso della seduta del Consiglio regionale l’assessore De Santis, responsabile della suddetta delibera di Giunta, ha fornito alcune risposte evasive in seguito alla nostra richiesta di chiarimenti. L’esponente della Giunta non ha chiarito come si intenda identificare le aziende “vittime” dei No Tav visto che nessuna sentenza è stata emessa in tal senso.
L’occasione è stata comunque utile per smascherare il “padre nobile” di questa aberrante iniziativa. Ovvero il consigliere Ferrentino che è intervenuto a sproposito difendendo, su improbabili basi giuridiche, il testo della delibera. Almeno abbiamo avuto la certezza sull’identità dell’ideatore di questa vera e propria “marchetta”.