SAUZE DI CESANA – È stata chiusa a tempo indeterminato la strada d’accesso alla Valle Argentera, per due frane provocate dalle forte precipitazioni di giovedì pomeriggio, 24 agosto. Circa 150 turisti sono rimasti bloccati in Valle Argentera con le loro auto e hanno passato la notte in auto oppure ospitati dalle strutture ricettive del posto (agriturismi e alpeggi). Sul posto intervenengono i vigili del fuoco, la croce rossa e il soccorso alpino. I pompieri hanno lavorato per tutta la notte. Le squadre hanno prestato assistenza ad automobilisti e campeggiatori rimasti bloccati. Dalle prime ore del mattino sono state inviate pale gommate per la rimozione dei detriti ed il ripristino della viabilità, mentre gli elicotteri Drago hanno iniziato le evacuazioni per portare al sicuro persone bloccate nella valle.
I tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese stanno operando nei territori di Cesana Torinese e Sauze di Cesana in seguito agli eventi alluvionali che hanno colpito soprattutto la zona della Valle Argentera nella serata di ieri. Nella notte, in seno al COC aperto dal Comune di Cesana, in coordinamento con la Protezione Civile, i Vigili del Fuoco, i Carabinieri e il Soccorso Alpino della Guardia di Finanza, si era deciso di attendere l’alba prima di evacuare le persone rimaste bloccate da frane e colate di detriti a monte del Pont Terrible, che dà accesso alla Valle Argentera, poiché non si registravano emergenze sanitarie e le condizioni meteorologiche erano tornate alla normalità. Le operazioni sono iniziate intorno alle 6 di mattina per recuperare circa un centinaio di persone isolate. I tecnici del Soccorso Alpino sono stati elitrasportati con gli elicotteri dei Vigili del Fuoco nelle zone colpite dal maltempo e sono impegnati a raggruppare le persone e stabilire le priorità di evacuazione tramite elicottero e un mezzo anfibio dei Vigili del Fuoco. Si segnala che alcune persone sono state costrette a trascorrere la notte nella propria automobile mentre altre sono state ospitate presso le strutture dei malgari presenti in zona per la monticazione estiva del bestiame.
Protrebbe essere l’occasione per chiudere in modo permanente l’accesso alla Valle Argentera alle auto e alle moto, ne gioverebbe la bellezza del posto
Andremo solo più con la moto da trial .
Beh anche no! Si potrebbe lasciare libero il transito a piedi, per le mtb muscolari o elettriche, mettendo eventualmente una navetta per chi lo desidera. Ovviamente la strada dovrebbe restare aperta per i gestori deglia alpeggi.
Sarebbe una bella occasione per lo sviluppo di un turismo sostenibile e di qualità, cosa assai rara nella nostra valle.
Dove sono finiti i commentatori che si lamentavano del prezzo pedaggio considerando Valle Argentera una succursale povera di Gardaland, senza neppure uno spazzino per raccogliere la loro monnezza?
Avete tagliato alberi a migliaia. E adesso ben vi sta se crepate nel fango. Ridendo allegramente che schiattate tutti quanti.
Estraneo hai fatto un autogol.
Da più di novant’anni il taglio boschivo è regolamentato ed il grande spoglio ottocentesco (vedere le romantiche foto d’epoca in viraggio seppia) si è ampiamente ricostituito.
Purtroppo non basta un albero a trattenere una frana o un dilavamento temporalesco improvviso in un colatoio, di solito secco e comunque privo di alberi (basta osservare l’impianto radicale di un albero divelto, es. di un larice).
In pianura come in montagna la natura esige i suoi spazi, se l’uomo li comprime troppo ne deve tenere in conto le periodiche conseguenze.
Ma Pro Natura? Perché non dice niente?