di DIEGO MARTOGLIO
TORINO – Una manifestazione pacifica, quella svoltasi oggi 10 novembre in piazza Castello a Torino, dove migliaia di persone hanno voluto far sentire la propria voce, scendendo in piazza per dire sì alla Tav. Tra la folla c’erano anche alcuni valsusini, tra cui i sindaci di Salbertrand (Joannas) e Cesana (Colomb), i consiglieri e attivisti di “Adesso Avigliana”, il consigliere della Città Metropolitana Paolo Ruzzola, di Buttigliera Alta (Forza Italia), il consigliere regionale di Sant’Antonino di Susa Antonio Ferrentino (Pd) e amministratori di maggioranza e opposizione da vari comuni della Valle (Giuliano Pelissero di Susa, ecc.) che hanno voluto dare un segnale diverso.
Nessuna bandiera di partito presente in piazza, dove dal palco hanno parlato di lavoro, futuro e sviluppo di una città che, nel corso degli anni, ha perso parecchie opportunità. Durante la manifestazione sono state raccolte le firme per indire un referendum sulla Torino-Lione, per consentire ai cittadini piemontesi di potersi esprimere a favore o contro la grande opera.
Bravi adesso che sappiamo che siete circa 30000 a favore siamo contenti perche’ siete in minoranza con chi è contrario, comunque aspetto con ansia che si faccia questo benedetto controllo costi e benefici per poter essere sicuro che non si faccia un’opera inutile,dannosa ,costosa e solo per accontentare i soliti che guarda caso non dicono nulla sui blocchi ai trasporti per le vetture euro 3,4,5 e cosi via, tanto hanno i soldi per potersi muovere con mezzi alternativi alla faccia di chi non sa’ come conprare una vettura per andare a lavorare. E non raccontate le balle che serve per traspotare le merci velocemente, manco i negozi fossero vuoti.
Solo 30000 forse perché non sono intervenuti “centri sociali @ “anarchici” e delinquenti vari come fanno i no tav nelle loro manifestazione
No tav che sono famosi non tanto per le loro idee ma piuttosto per i danni che fanno sia materiali che economici
Rendetevi conto caro no tav che avete ucciso una valle
Giusto Lino, concordo. Per ogni “no” convinto ce ne sono sempre almeno 2 che non sanno di cosa si parla ma vanno solo a far numero, lo sanno tutti…
Aggiungo questo: il popolo del “no” è contrario al fatto che imprenditori si possano arricchire con l’opera …ma non hanno capito che se queste imprese prendono l’appalto, danno PIU’ LAVORO alle maestranze! Mica ci vanno loro a piazzare i binari! Ovviamente ci saranno operai che guadagneranno in cambio del loro operato, famiglie che ringrazieranno dell’opportunità!
Purtroppo, chi dice sempre e solo no non capirà mai cosa vuol dire sviluppare un Paese, creare business PER TUTTI e far rinascere una valle.
Vedo con grande piacere, giacche Torino 2006, nello zoccolo duro dei si tram,dopo aver mangiato il brodo con la forchetta una volta , (comune di Torino lievemente indebitato), saranno mica pronti a ripetersi, chissa’ quante volte sono andati a Lione in vita loro, ci tengono propio tanto ad arrivare con 40 minuti di anticipo, grazie Chiamparino presidente dei piemontesi si tram.
Mi piacciono le dentiere da piragna dei due tizi della prima foto.
….. eppure mi sembra di ricordare che il signor consigliere regionale Antonio Ferrentino fosse un NOTAV duro e puro, ispirato e agitatore di folle.
Trentamila in minoranza? Ah già bisogna contare nei contrari centri sociali Black blok gente che arriva da ogni parte d’Italia e resto Europa a campeggiare, allora si che sono in maggioranza. Ma il dubbio che mi sorge è che queste persone vengono per far numero, perché chiamati dal tam tam dei no tav… Poi che gli viene spiegato in un giorno il problema tav che esiste da più di 20 anni mi fa sorgere altri dubbi…. Bho continuate pure a fare la vostra protesta per non farla fare così la valsusa resterà un simbolo di contrarietà nello sviluppo, e sicuramente i costi per non andare avanti saranno superiori a quelli per finirla, quindi continueremo pagare le vacanze alle forze dell’ordine in valsusa che sicuramente inciderà sui costi per realizzare l’opera, ma sicuramente meno che non farla..
Accolgo con favore la nascita del movimento SI TAV ! Auguro a loro essere questa una prima di tante manifestazioni , marce, rassegne culturali, serate informative ed iniziative di vario genere perchè la strada sarà molto lunga. Probabilmente anche al movimento ” SI TAV” serviranno non meno di 20-25 anni prima di vedere qualche modesto risultato ma sono certo che la volontà e la fatica premierà anche loro. Sarà dura far sentire la loro voce quando la città di Torino, la stragrande maggioranza dei comuni interessati della valle di Susa, il governo italiano e quello francese hanno altri progetti ma è giusto che le persone per bene “si TAV” abbiano spazi ed occasioni per protestare in modo pacifico. Ovviamente poi il governo eletto democraticamente prenderà le sue decisioni. Molto importante sarà la capacità di isolare i violenti ( che normalmente vengono da fuori) e prendere le distanze dagli infiltrati anarco-insurrezionalisti che hanno già dimostrato nel passato di mirare al denaro pubblico con metodi corruttivi e mafiosi tipici dell’ andrangheta che vorrebbe gestire il movimento terra. Per fortuna i violenti ( che sono una piccola minoranza) saranno sotto la lente d’ ingrandimento delle forze dell’ ordine che saranno pronte a intervenire. Spero nella nascita di tanti comitati locali SI TAV dove si lavori tanto per sperimentare una partecipazione dal basso per la difesa degli interessi comuni.
Il Signor Ferrentino ( ripreso nella foto) che tanto bene ha portanto nel movimento No TAV sarà senza ombra di dubbio capace di fare altrettanto anche nel movimento ” SI TAV” nei prossimi decenni . Auguro tanti auguri e tanta, tantissima strada un passetto per volta, uno dopo l’ altro affinche con il tempo il movimento popolare SI TAV possa ottenere grandi risultati.
Mauro Galliano – Condove-
Condivido e appoggio in pieno il tuo pensiero, caro Mauro. Sono lieta che sia nato il movimento si TAV così anche noi valsusini, persone per bene, avremo un altro spaccato di società con cui confrontarci in modo pacifico e costruttivo. Fulvia Masera. Si unisce nella condivisione anche mio marito Carlo Ponsero. Noi persone per bene di pensiero No TAV abbiamo l abitudine di firmare.
Come può una persona che si ritiene perbene appoggiare il n movimento che a causa dei modi a dir poco violenti sta costando un patrimonio a noi contribuenti ed oramai è conosciuto solo per le violenze e non per le idee
Io non ne conosco nemmeno uno , ma una persona convinta del no e passa al si Tav, poiche’ e’ un consigliere non capisco cosa possa avergli fatto cambiare idea.Cioe’ lui che puo’ accedere a informazioni diverse piu’ di un semplice cittadino cosa puo’ avergli fatto cambiare idea?
Che i notav imparino come si manifesta in modo civile….
Animali
Peccato!!!. Invece di discutere i No TAV pensano a insultare e prendere in giro.
Non sono solo i 40 mila in piazza a pensarla cosi.
Siamo molti di più!
Luca Gatto hai buona memoria, ma poi………..”l’argent fa la guerre”
La manifestazione era apartitica ma basta eggere l’articolo per farsi un’idea di chi erano i veri organizzatori!.
Ahahahahah No Tav fate ridere siete 4 gatti . La Tav si farà eccome se si farà !
W la tav!!!
W la corrente elettrica!!!
Abbasso il gasolio!!!!
Fanculo l’autostrada mangia pane a tradimento!
A buon intenditore poche parole..
Andra’ fatta non perche’ c’e’ un movimento a favore o contrario , ma perche’ di tutti compreso/a lei a loro non interessa nulla.Come faranno il Dal Molin. Detto cio’ non c’e’ nulla da ridere sul fatto che anche di lei non interessi nulla….e comunque dati i precedenti bisogna vedere quando e se riusciranno a farla! Ah, ah, ah! Se lei e’ Piemontese ha studiato poco…io che non lo sono so che qui e’ dura la questione….e se dicono no vanno avanti fino in fondo. Veda un po’ lei…
Allora: non e’ nata come Torino Lione, ma come Lisbona Kiev.Poi l’Italia paga buona parte o tutta l’opera che nel nostro territorio e’ inferiore in confronto al territorio francese.Quindi paghiamo qui oltre al pezzo francese perche’ ai francesi non interessava.Lo scopo era fare passare le merci cinesi in Eu ma i cinesi e i paesi hanno fatto diversamente visto la velocita’ .Perche’ in Cina ci hanno messo 4 anno per il ponte appena terminato Macao-Hong Kong.
Poi non capisco lo sviluppo del lavoro dove sta perche’ ci sono sempre gli appalti pronti che non comprendono residenti ecc. Lo sviluppo non lo vedo.Detto cio’ mi pare di non avere letto in questa vampata di progresso chi regalera’ casa sua a chi vera’ sfrattato di forza da casa sua, nemmeno si capisce cosa crediate la Madonna pensera o avrebbe pensato di voi vosto che siete o eravate a fovore per sfrattarla da Monte Berico. Quindi i nomi di chi per il progresso andta’ in strada relando casa sua agli sfrattati non e’ chiaro.Poi mi chiedo quanti abbiano letto documentazione sulla tipologia delle montagne valsusine e sull’amianto.Certo che un po’ di foenh all’amianto da respirare a Torino e’ proprio il top.E ancora non so chi si e’ offerto di fare un giro in trenino sotto le gallerie che vanno fatte con idrovore rotte e gallerie allagate….Deve essere proprio il top per voi non piu’ 20 enni passare con la Tav in questo casino.Alla faccia del progresso!
Invece di dire solo no a prescindere, in modo barbaro e violento, si fossero fatte le debite proteste per ottenere che gli appalti venissero assegnati dando la precedenza alle imprese della valle e che la manodopera fosse svolta in primis assumendo la gente del posto, lo sviluppo ci sarebbe e ci sarebbe stato.
Circa all’amianto delle montagne valsusine, come mai nessuno si è preoccupato di quello della seconda canna del traforo autostradale del Frejus?
e se fanno la tav che vi venga un bel canc……uranio amianto e polveri. viva l’involuzione!!
a domanda per i geni : come mai il tgv (treno francese alta velocità x i disinformati ) percorre la torino- lyon da 30 anni sulla linea ferroviaria esistente ???? perchè non può passarci il nostro bel trenino ???? che strano….
Mi sembra tu sia…
Il tgv passa sulla linea esistente si ma a 80kmh…
Se ci fosse veramente l’uranio saremmo ricchi ricchissimi….
Il tav si deve fare , almeno per la prima volta nella storia vedremo unire il nulla con il niente usando il vuoto , con risorse che non esistono .” Se non altro potremo vendere l’uranio presente sotto quelle montagne” , parole del compianto Onorevole Matteoli ( ministro infrastrutture e trasporti) in un intervista ad una emittente privata
Eccoli qua i primi politici sciacalli in cerca di nuove opportunità.
Si tav per scalzare la giunta Appendino e dare una boccata d’ossigeno al partito dominatore incontrastato del Piemonte per un ventennio, capirne poco o tanto di questo progetto per questa volta non aveva alcuna importanza.
Splendida idea per qualcuno, purtroppo un prezzo troppo salato da far pagare a tutti gli italiani, oltre che ai valsusini, per rimettere in sella un rottame politico come Piero Fassino o, con un’allucinazione possibile solo nel medesimo partito, addirittura il rottamatore rottamato per eccellenza: Renzi Matteo.
Ma cosa vai farneticando?
Non siate timidi, venite a manifestare in Val di Susa la prossima volta
Bruno qui in sella non devono metterci Fassino, ma quel Mimo Giacchino di zForza Italia, e’ un po’ che gira per la Valle sappiamo tutti con chi e perché.
Signori No Tav attenzione al personaggio ……….
Chapeau ai moderatori
Se uno scrive mi sembri “scemo” viene censurato…
Quando, uno sempre lo stesso, gioisce dei danni subiti da altri in maniera molto più offensiva, si lascia correre e addirittura si lascia attivo il link al suo blog inqualificabile…..
Il vs. Schieramento politico non mi interessa ma almeno trattate tutti allo stesso modo!
Capisco il vs appoggio ai no tav….. ma censurando un po’ si e tanto no non garantite certo la libertà di espressione ma il contrario
Il mio sfogo non tanto per riavere l’insultiNo rimesso al suo posto a piuttosto a non vedere più post ben più pesanti lasciati lì solo perché espressione di una corrente di pensiero più vicina a certe idee
Poi dite che la violenza è dei fascisti
VERGOGNA
NO TAV X SEMPRE!
Forse il rispetto x la propria terra nessuno sa cosa vuol dire!
Io al suo posto mi preoccuperei di più del rispetto per l’aria che respiro, visto che sulla vostra beneamata autostrada circolano (e ne circoleranno ancora di più con l’apertura della seconda canna del Frejus) quotidianamente migliaia di TIR che “depurano” l’aria, trasportando merci di tutte le categorie di pericolosità che in caso di incidente rispettano al 100% la “propria terra”.
Ragionamento perfettamente in linea con quello del coerentissimo vostro amico ministro Toninelli che quando questa primavera ci fu l’incidente del TIR a Bologna con conseguente esplosione e crollo del viadotto disse che è fondamentale spostare il trasporto dalla gomma alla ferrovia.
veramente non circola proprio un bel niente sulla a32. ma dove li hai visti i tir? ma venite a vedere in valle prima di parlare!!bla…bla….bla…
Ancora con la storia dell uranio… non c è assolutamente nulla nelle montagne della Valle; quando hanno fatto la centrale Enel a Venaus con la relativa galleri interna non hanno trovato assolutamente nulla. Se aspettiamo ancora un po’ la Valle è il Piemonte moriranno perché le aziende si trasferiranno dove i collegamenti sono ottimali… adesso basta No Tutto ci avete stufato!
Mi sa che sei un po’ mal informato , anzi un bel po’…..
Due considerazioni:
1
Il TG3 Regionale ha ripetuto più volte che le 7 signore arancio han dato voce ad una cittadinanza che non trovava espressione. Evidentem tutti i pesci grossi da da anni ne dicono di tutti i colori pro tav, per il TG3R sono dei Nessuno, Chiamparino in testa.
2
Chiamparino critica che DiMaio si esprime sulla Torino-Lione prima del rapporto costi-benefici, e dice che quindi la posiz di DiMaio è aprioristica/ideologica.
Allora viene da chiedersi su cosa si basa l’accanito Sì di Chiamparino:
Sull’interesse personale di lui o qualcuno dei suoi ?
Su un’analisi costi-benefici che lui aveva già fatto?
Se ce l’ha la tiri fuori, così, ammessa la buona fede dei numeri scritti, che forse ci facciamo almeno una risata.
Se invece l’analisi costi benefici non ce l’ha, si dimostrerebbe più intelligente (e meno disperato) a stare zitto.
NO TAV= centri sociali, gente che non lavora perche’ non ne ha voglia, gente che aspetta il reddito di cittadinanza…. gente invidiosa del prossimo, gente contro il progresso, gente IGNORANTE.. provate allora a rinunciare Voi no tav a telefonini, internet, e a tutte le comodita’ a cui siete abituati.. vi spegnerei tutto e vi manderei a lavorare veramente .. come non siete abituati a fare ….ovviamente senza la tav o l’autostrada ma a piedi o in bicicletta NO TAV VERGOGNATEVI il medioevo e’ finito da un pezzo….l’amore per la terra non centra nulla ed e’ una bella scusa …
Grande sottoscrivo
Sottoscrivo anche io
Sono un No Tav. Lavoro da quando ho 19 anni ed ora ne ho 43. Non sono invidioso del prossimo, non aspetto il reddito di cittadinanza. In bicicletta, quando posso, vado sempre volentieri. Nella sommatoria di luoghi comuni che elenca mi ritrovo solo nella bicicletta.
Da quello che scrive lei devo essere una mosca bianca nel movimento No Tav. Eppure, in anni e anni ho trovato perlopiù persone con le mie caratteristiche piuttosto che i buzzurri inoperosi, violenti e pro medioevo che lei vede probabilmente attraverso la televisione. La invito ad uscire di casa, appurare i fatti con i suoi occhi e la sua testa, valutando la pluralità di opinioni. Sbagliato dare giudizi affrettati e generalizzare.
Scommetto che sei disoccupato anche tu….
No, lavoro stabilmente.
“Grassone”, pensi a fare dieta che ad argomenti sta messo male!
La mia risposta non era per lei ma per il Luca precedente
NON è che qualche Notav ha qualche simpatia per l’autostrada A32 (visto che il raddoppio del tunnel non da noia a nessuno) mentre il Tav taglierebbe drasticamente il trasporto su gomma . Visto che la soluzione sarebbe ECOLOGICAMENTE perfetta non capisco l’avversione dei M5S (notoriamente ecologisti)
Qualcuno più informato di me, se non il diretto interessato, sa spiegarmi perchè il Signor Antonio Ferrentino, all’epoca delle mega marce No Tav in cui era presidente Comunità Montana, uno dei più grandi fautori del No Tav, lo ritroviamo adesso tra le fila dei Si TAV????????????????????????????
Cara Bianca,
provo a darle una risposta forse banale,ma è la prima che mi è venuta in mente: ha cambiato idea.
Può darsi che fra 10 o 20 anni dopo aver militato nel neonato movimento popolare SI TAV cambierà nuovamente idea.
Chi può saperlo ?
Mauro Galliano
Ma come si fa a pensare che il futuro e la ripresa coincidano con l’inutilità di un costosissimo buco sotto terra? Il futuro immediato per le aziende e per i privati è avere rete e fibra a velocità decenti e non da terzo mondo. Scavare una inutile galleria è vero medioevo. Buttando 7-8-10 miliardi che sarebbero ben più redditizi in scuola, ricerca e cantieri di piccole dimensioni, con benefici tangibili e immediati per cittadini ed economia. Non incerti e lontani fra 30 anni.
Gent.mo lucalino,
il medioevo cosa c’entra, è stato un travagliato periodo di continuo progresso umano che in Cina, nei domini arabi e nelle civiltà precolombiane ha raggiunto risultati strepitosi.
Un discreta barbarie ha contraddistinto il medioevo europeo ma questo è il problema di una pulce nel mondo.
Forse intendevi riferirti al Luddismo ma anche questo c’entra poco e nessuno lo invoca da un paio di secoli.
In ogni caso ti sfugge che le vie del progresso sono molte, non in assoluto solamente quella della crescita, crescita e non sviluppo che è una pessima traduzione del concetto espresso in inglese, infinita.
La manifestazione sitav è andata come doveva andare: numeri alti come annunciato, cronache giornalistiche cotonate, un’ora di discorsi mirabolanti e tutto nei tempi prestabiliti, dalle 11 alle 12 e poi tutti a casa belli soddisfatti.
Dal Pd a Forza Italia, passando dai sindacati a Forza Nuova, con lo sponsor esplicito di tutti i quotidiani (Repubblica menzione speciale) e di associazioni di imprenditori della torino bene hanno riempito la piazza dei tanti capelli bianchi, dei giubbotti firmati, dei tanti che non possono accettare che le cose vadano in maniera diversa di come sono sempre andate.Trovarsi di colpo a veder sottratto quel gioco, composto da politica/affari/favori/conoscenze, che ha foraggiato la crescita del “Sistema Torino” in tutti questi anni meritava una difesa bella compatta, veloce ed esplicita.
A questo, si somma il livore verso i 5 stelle ed ecco il capolavoro odierno: SITAV per non far affondare la città, SITAV per far andare Torino avanti.
Un racconto di parte, in una posizione di difesa che poche volte avevamo visto. Si perché di difesa stiamo parlando, di rimessa come si direbbe in gergo calcistico, perchè questa volta, cari e care, siamo noi a giocare in attacco!
Penserete mica che ci spaventiamo o ci deprimiamo per piazza Castello piena? L’abbiamo riempita così tante volte che non ci stupisce nemmeno un pò, anche perchè lo abbiamo fatto sempre con tutti contro, con cronache giornalistiche tese solo a disincentivare la partecipazione e poi a ridimensionarla appena terminata.
E c’è una cosa in più diversa dal solito: questa è la manifestazione di una piccola parte di persone che difende un suo interesse particolare, parziale ed esplicito. Sì perchè il nostro NOTAV parla un linguaggio comune, non difende interessi di categoria, non cerca nuove garanzie.
Il NOTAV parla di futuro per tutti e tutte, di denaro pubblico da ri-distribuire, di possibilità di lavoro diffuse, di sicurezza quotidiana per tutti, da Torino a Palermo.
Per questo non siamo preoccupati, anzi siamo ancora più positivi perchè ci piace il fermento che avvertiamo e avremo più occasioni per dire la nostra, e da qui all’8 dicembre, anche senza il favore dei nostri giornali, state tranquilli, lo faremo con un sorriso.
sabato ho partecipato alla manifestazione si , perchè voglio dire:
“Sì al dissesto idrogeologico!”
“Sì allo svuotamento delle falde acquifere!”
“Sì a sorgenti, pozzi e torrenti prosciugati!”
“Sì ad allagamenti e subsidenze a carico degli edifici impattati dagli scavi!”
“Sì a sfornellamenti, crolli, frane e squilibri sui versanti collinari e montani!”
“Sì alla perdita della potabilità e della qualità delle acque!”
“Sì alla cementificazione della montagna!”
“Sì allo sfiguramento del paesaggio e dell’ambiente in siti montani protetti dalla normativa comunitaria!”
“Sì alle colate di asfalto aggiuntivo pro cantieri!”
“Sì alle allegre discariche di inerti inquinanti!”
“Sì alle valutazioni di impatto ignorate!”
“Sì alle scorciatoie procedurali nell’iter delle approvazioni!”
“Sì alla libertà di varianti e lievitazione dei costi in corso d’opera!”
“Sì all’informazione negata e alla trasparenza impedita!”
“Sì ai progetti ‘smart’ imposti ai cittadini ‘incompetenti’!”
“Sì all’attacco alla salute delle comunità!”
“Sì alla compromissione di economie locali, attività agricole e zootecniche di pregio!”
“Sì all’assalto concentrico alla diligenza dell’erario!”
“Sì al depotenziamento dell’apparato dei controlli pubblici!”
“Sì alla naturale commistione controllori-controllati!”
“Sì ai benefìci trasportistici inventati!”
“Sì agli investimenti di capitali pubblici mega in cambio di occupazione micro!”
“Sì all’abbandono del territorio e all’incremento della cementificazione!”
“Sì alla politica di lusso a scapito della sicurezza e della manutenzione!”
“Sì alla favola bella della crescita del PI(R)L senza progresso!”
“Sì ai contratti esemplari di ingaggio dei lavoratori!”
“Sì alla qualità certificata delle condizioni di lavoro e di sicurezza nei cantieri, e di vita nei campi base delle maestranze!”
“Sì alla penalizzazione scientifica dei servizi ferroviari per i pendolari, chiamati all’inchino di fronte al passaggio dei supertreni!”
per chi si chiama “accendere il cervello”: il trenino tav passerebbe forse ai 50 all’ora. Poco acculturato informati: è tutto in galleria il tracciato!!!!!!
Spett. pensiamo prima di parlare.
Sicuramente occorre farlo anche prima di scrivere.
CapirLa mi è impossibile, probabilmente perché non sono affatto acculturato, mi sono speso per una vita cercando di diventare il più possibile colto senza averne sicure certezze.
Convengo che, se per “tracciato tutto in galleria” si vuole intendere la direttissima Susa-Saint Jean de Maurienne e basta, quasi una metropolitana tra due opposti quartieri di periferia, la Sua affermazione sia un’ovvia certezza.
Se così non fosse mi appello al Suo accumulo di cultura per essere maggiormente illuminato.
Invece di dire solo no a prescindere, in modo barbaro e violento, si fossero fatte le debite proteste per ottenere che gli appalti venissero assegnati dando la precedenza alle imprese della valle e che la manodopera fosse svolta in primis assumendo la gente del posto, lo sviluppo ci sarebbe e ci sarebbe stato.
Circa all’amianto delle montagne valsusine, come mai nessuno si è preoccupato di quello della seconda canna del traforo autostradale del Frejus?
Io mi preoccuperei di più del rispetto per l’aria che respiro, visto che sulla vostra beneamata autostrada circolano (e ne circoleranno ancora di più con l’apertura della seconda canna del Frejus) quotidianamente migliaia di TIR che “depurano” l’aria, trasportando merci di tutte le categorie di pericolosità che in caso di incidente rispettano al 100% la “propria terra”.
Ragionamento perfettamente in linea con quello del coerentissimo vostro amico ministro Toninelli che quando questa primavera ci fu l’incidente del TIR a Bologna con conseguente esplosione e crollo del viadotto disse che è fondamentale spostare il trasporto dalla gomma alla ferrovia.
Appalti alle imprese della Valle?
Sono stati dati e sono fallite come birilli ancor prima di rimboccarsi le maniche.
E sono stati dati con artifizi per aggirare le norme nazionali e comunitarie sulla libera concorrenza e sul diritto di accesso alle gare.
Amianto?
In presenza di due adiacenti gallerie preesistenti che non ne avevano evidenziato la presenza durante i loro lavori di scavo si è bucata per la terza volta una montagna fortunatamente sicura, al contrario di quelle sicuramente interessate a presenze di asbesto, individuate con sondaggi e scavi geognostici.
Vostra beneamata autostrada?
Se è nostra significa che Lei è o si ritiene forestiero, spero di un luogo dall’aria purissima.
Che sia beneamata è un opinione.
Che sia sopportata o vissuta come minor male rispetto all’infernale viabilità ordinaria che ne precedette l’apertura è una rassegnata ipotesi più plausibile.
Doppia canna?
La conversione da canna di sicurezza a seconda canna è stata una truffa pensata e messa a punto durante un paio di governi di forza italia.
Giachino Mino, si proprio lui, non a caso si vantò, durante un incontro politico a Cesana Torinese, con largo anticipo sul cambio di destinazione di averla messa in quel posto ai valsusini, ed essendo tutti i presenti (meno uno) del posto o stretti dintorni ne furono sommamente lieti perché il riferimento era chiaramente rivolto ai detestati valsusini della Bassa Valle.
Toninelli?
Su questo misterioso collegamento con l’incidente di Bologna mi arrendo.
Valsusino lo sono da generazioni e mi ritengo molto più valsusino della maggior parte dei NO TAV, anche se purtroppo abito in valle solo nel tempo libero e vivo a Torino. Proprio per questo, dal momento che vivo in un luogo in cui l’aria è tutt’altro che purissima desidero per me e per i miei figli che almeno fuori dalla città l’aria non sia infestata dagli scarichi delle migliaia di TIR che transitano quotidianamente sull’A32, che ho definito provocatoriamenrte “vostra beneamata” poichè evidentemente preferite che il traffico merci (comprese quelle pericolose) vi transiti sopra appuzzinendo l’aria e rischiando, in caso di incidente con merci pericolose, delle catastrofi ambientali, piuttosto che far transitare il tutto con maggior sicurezza e senza inquinamento su rotaia. Inoltre ritengo che l’A32 sia vostra beneamata poichè nutro il personale sospetto che la SITAF sia una delle principali sostenitrici e finanziatrici del vostro movimento, compresi i finanziamenti per le trasferte di tutti i delinquenti che provengono da tutta Italia e non solo, che prima della storia della TAV non sapevano nemmeno dell’esistenza della Valle di Susa, e che hanno come unico intento quello di spaccare, devastare e possibilmente ferire se non peggio chi non la pensa come voi, facendo così sprecare alla collettività delle risorse umane (forze dell’ordine che potrebbero essere destinate diversmente) ed economiche.
Lo dimostra anche il fatto che nonostante tutte le migliaia di euro che la SITAF ha subito come danni dai vari blocchi dell’autostrada non si è mai costituita parte civile in un processo, ed infine non mi risulta di aver sentito nemmeno un NO TAV dire bhe quando è uscita la notizia del raddoppio del traforo del Frejus.
Pensare male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca!!!
“Appalti alle imprese della Valle?
Sono stati dati e sono fallite come birilli ancor prima di rimboccarsi le maniche.”
Se sono fallite forse non erano poi delle grandi imprese, con le competenze necessarie per affrontare un opera genere, tuttavia si sarebbe potuto pretendere, con delle manifestazioni civili e propositive che le imprese appaltatrici assumessero prioritariamente personale disoccupato del posto.
“Amianto?”
Per la seconda canna del Frejus e per tutta la devastazione delle montagne per le olimpiadi tra pista di bob, trampolini, seggiovie, pista freestyle ecc… di amianto non ce ne era?????? eppure nessuno ha banfato.
Gent.mo Guido e gent.mi lettori di questa testata,
questo articolo è ormai alla frutta, riaggiorniamoci in coda ai commenti di quello sulle assoluzioni No Tav.
………………se facciamo la tav………. Katastrofe…………………………se non la facciamo ……………Katastrofe……………ci fossilizziamo su questa TAV…………mentre tutto quello che ci circonda va a p…..ramengo…….