RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
MATTIE – ACSEL vuole riaprire la discarica di Camposordo per depositare 100.000 metri cubi di rifiuti contenenti amianto per i prossimi dieci anni. È già in corso la Valutazione di Impatto Ambientale affidata alla Città Metropolitana di Torino ed entro poche settimane Mattie rischia di vedere approvato questo progetto. I gravi rischi per la nostra salute legati al trasporto e stoccaggio del materiale, ai frequenti incendi che hanno già interessato l’area della discarica, all’inquinamento della vicina falda acquifera e alla dispersione di amianto causata da vento forte, frane o altri eventi atmosferici estremi, sempre più frequenti, sono elevati. Non solo per Mattie ma per tutti i comuni vicini. C’è anche una forte probabilità che una volta riaperta la discarica, Tarea possa poi servire per ospitare anche materiali di scavo pericolosi legati ai futuri cantieri Tav, come già avvenuto a Salbertrand.
Mattie ha già avuto una discarica di rifiuti domestici per oltre vent’anni. Oggi, dopo la sua chiusura quell’area ospita un Parco Tematico Ambientale e gite scolastiche, eventi e concerti.
Ma che futuro vuole Mattie? Essere conosciuto come il paese della discarica di amianto e dell’inquinamento oppure come quello dove sempre più persone scelgono di trascorrere le vacanze e di trasferirsi per la bellezza delle sue borgate, le attività agricole legate alla montagna e la ricchezza del suo ambiente naturale? L’assemblea pubblica degli abitanti di Mattie sarà in programma martedì 18 giugno alle ore 20.30 presso il tendone Pro Loco (Comune).
Per alcuni commentatori di Valsusaoggi, degli articoli precedenti, non c’è pericolo per la salute. Ma’.
Frane ? Vento ? Falda ? Quindi la discarica è in frana? Prove di quello che si dice ? Quindi l’amianto verrebbe messo li esposto al vento, senza precauzioni ? Prove di questa affermazione ? Falda ? Quindi la discarica è in contatto diretto con qualsiasi falda ? Prove di questa cosa ? E l’amianto in falda sarebbe pericoloso ? Prove ? dati (che non siano di amianto respirato, che è tutt’altra cosa) ?
Come al solito minestroni terroristici.
Lei nel 2024 pensa che l amianto faccia bene? Ma da che pianeta arriva? A mai sentito parlare di mesotelioma pleurico? Perché non se lo prende lei nel suo cortile?
Appunto il mesotelioma viene per inalazione delle fibre, non per ingestione delle stesse. Quindi la domanda è legittima. Se l’amianto fa male per ingestione (in effetti l’argomento è oggetto di discussione) , il percolamento da una discarica rischia di essere un problema secondario, poiché esistono vecchi manufatti che possono ancora rilasciare fibre. Inoltre rifiuti contenenti amianto può significare manufatti da bonifica (alto potenziale di rilasciare fibre) oppure qualcosa derivante da altro (che potrebbe eventualmente rilasciare fibre).
Camposordo perché non vogliono sentire le lamentele , dopo Camposanto per accogliere….
Abito da sempre a Mattie. Sono contrario alla riapertura della discarica a precindere dal materiale che si voglia mettere dentro. Non capisco però chi sale adesso su questa carrozza per cercare notorietà. Cosa c’entra il Tav ed i Notav ? Nel 2000 hanno fatto una grande vasca nuova per i rifiuti. Dov’erano i promotori che si scaldano tanto oggi e che si proclamano paladini di Mattie ? Pronatura non proferì parola. Nel 2000 non c’era nessuno, solo noi. Adesso vedo gente neanche della valle che si preoccupa per Mattie e che da superesperta sciorina problemi tecnici del nostro territorio.. Il tutto puzza quanto i rifiuti, anche a voler pensar bene. Ps ricordo agli autori del manifesto che la discarica a Mattie esiste da 40 anni e non solo da 20. Ma forse voi non c’eravate vero ?
Condivido. Occorre gestire la discussione sull’argomento No alla nuova discarica. Non lasciamo che il tutto venga buttato in gazzarra, come al solito, con Tav, bandiere palestinesi, che gevara, guerre etc (con tutto il rispetto per quegli argomenti) Parliamo di Mattie da “Matirei”, Se qualcosa va fatto, (dai presidi alle proteste), che sia fatto da noi non da altri venuti da chissà dove. Ricordo inoltre che imbrattare i nostri muri con scritte, benché condivisibili, non rappresenta il senso di civiltà che stiamo pretendendo. (chi è di Mattie sa di cosa parlo)