di ANDREA VUOLO (dalla pagina Facebook Meteo in Piemonte)
Davvero molto raramente si vedono, dai modelli di simulazione numerica, accumuli di neve di questo tipo per le Alpi piemontesi in un arco temporale INFERIORE alle 36-48 ore. L’evento nevoso in arrivo tra la serata di sabato 2 e la mattinata di lunedì 4 marzo, e che vedrà in particolare una domenica 3 marzo di marcato maltempo, dovrebbe risultare TRA i più intensi – in un arco temporale di 24/36 ore – dal dicembre 2008 e con pochi precedenti nell’ultimo ventennio (simile al novembre 2019 e gennaio 2021 – dove i picchi massimi si raggiunsero a quote più elevate), specie per i rilievi alpini di Torinese, Canavese e Biellese sud-occidentale. L’effetto di sbarramento orografico indotto dalla catena alpina in seno al predominante flusso di Scirocco in quota, causerà rovesci di neve molto abbondanti soprattutto nel pomeriggio-sera di domenica, con ratei nevosi oltre i 900-1.200 metri di quota talora superiori ai 7-8 cm/h, in grado di causare forti criticità alla viabilità stradale (specie sopra i 1.100-1.200 metri) e un forte pericolo valanghe, che potrebbe anche raggiungere ad inizio settimana la soglia più alta (grado 5 – MOLTO FORTE su una scala di 5).
Complessivamente la previsione di ieri è confermata, con i massimi di accumuli che potrebbero raggiungersi tra val Germanasca, alta val Sangone, Susa, Lanzo, Orco, Soana, Chiusella, Cervo e Sesia, dove potrà depositarsi al suolo fino ad un metro di neve fresca dai 1.100-1.300 metri entro lunedì mattina e 120-150 centimetri dai 1.600-1.800 metri, e accumuli superiori oltre i 2.000, specie sulle valli più esposte al flusso di Scirocco. Quota neve in graduale calo dai 1.300-1.600 metri del pomeriggio-sera di sabato ai 1.000-1.200 metri tra notte e mattina di domenica, poi in ulteriore brusca diminuzione tra il pomeriggio-sera di domenica e la notte su lunedì fino a 600-800 all’interno delle valli, con fasi di neve molto umida non esclusa fin verso gli sbocchi vallivi e locali e temporanei episodi di pioggia mista a neve dai 400 metri nella serata di domenica. Nevicata più ordinaria, seppur copiosa, sulle valli del Cuneese dove sono attesi dai 40 agli 80 centimetri sopra i 1.500 metri, localmente superiori su valli del Po. Fino ad un metro di neve fresca possibile anche sui rilievi dell’Ossola, dove sono già in atto copiose nevicate.
Sono dunque sconsigliate vivamente qualsiasi escursioni e/o attività in montagna tra domenica e lunedì, stante gli abbondanti apporti di neve fresca in arrivo – in un arco temporale, ripeto, davvero molto ristretto – e il conseguente forte (o molto forte) pericolo valanghe. Nevicata che potrebbe causare forti disagi anche alla viabilità stradale oltre i 1.000-1.200 metri all’interno delle valli, segnatamente dal pomeriggio di domenica 3 marzo. Prudenza e intelligenza
Pro Natura non interviene?