di DIEGO MELE (Sindaco di Borgone Susa)
BORGONE SUSA – In risposta alla missiva fatta pervenire dall’Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Avigliana Enrico Tavan, in data 19 luglio 2019, inerente il progetto di micro accoglienza diffusa e successiva risposta al prefetto circa l’approvazione della legge 132/18 nota come “Immigrazione e sicurezza” si comunica quanto segue.
Il Comune di Borgone Susa non intende dare seguito con una seconda fase al progetto di microaccoglienza diffusa e non condivide le rimostranze circa l’applicazione della su scritta legge 132/18 nota come “Immigrazione e sicurezza”, che ricordo essere legge dello Stato.
Si richiede pertanto di non firmare tale missiva con la dicitura “Le Amministrazioni Comunali della Valle di Susa”, così come riportata in calce, ma di inserire le singole amministrazioni aderenti.
Colgo l’occasione per augurare ai colleghi amministrazioni una buona riuscita del progetto e un buon inizio di settimana.
Cordialmente.
Qualcuno che ha capito e si è fatto furbo.
o qualcuno più razzista degli altri… la microaccoglienza era un progetto ben riuscito che ha aiutato molte giovani famiglie a inserirsi e integrarsi, mentre invece non registrare nelle anagrafi gli stranieri equivale a non sapere chi c’è nel territorio, non interessarsi di cosa fa e dunque facilitare l’intervento della criminalità che facilmente sfrutta gli immigrati come “manovalanza”…