di ELENA LATRY
MOMPANTERO – A Mompantero, venerdì 1 Aprile alle ore 21.00 si svolgerà presso la Sala consiliare del Comune, (Piazza G. Bolaffi 1), una serata dedicata all’esame della situazione della frammentazione fondiaria e valorizzazione dei territori abbandonati. Opportunità e prospettive per la Bassa Valle di Susa con le Associazioni Fondiarie.
La serata, sarà a cura del Prof. Andrea Cavallero del Dip. di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari dell’Università di Torino, un’occasione importante per parlare della situazione fondiaria della bassa Valle di Susa e delle possibili soluzioni tecniche e normative attuabili per una ripresa efficiente delle attività agricole tradizionali e innovative nelle aree abbandonate. Attraverso interventi a carattere agro-pastorale, il progetto mira a recuperare circa 20 terreni su di un habitat 6210* che comprende dal punto di vista fitosociologico le formazioni xeriche(vegetali adattati a vivere in ambienti caratterizzati da lunghi periodi di siccità o da clima arido o desertico, definiti genericamente ambienti xerici.).
Il recupero dei territori un tempo coltivati, ed a volte completamente abbandonati, è un tema che sta a cuore al progetto LIFE Xero-grazing che consiste nella conservazione e recupero delle praterie xero-termiche della Valle di Susa mediante la gestione pastorale. Il suo interesse è finalizzato alla conservazione ed al recupero dell’habitat prioritario, Praterie seminaturali xero-termiche ricche di orchidee (6210*); salvaguardandole attraverso obbiettivi progettuali di conservazione e al recupero di porzioni significative dell’habitat, anche al fine di consentire all’Ente di gestione delle aree protette delle Alpi Cozie di avviare una gestione sostenibile di lungo periodo dello stesso, derivandone linee guida esportabili e applicabili in altre aree delle rete Natura 2000(principale strumento della politica dell’Unione Europea per la conservazione della biodiversità. Si tratta di una rete ecologica diffusa su tutto il territorio dell’Unione, istituita ai sensi della Direttiva 92/43/CEE “Habitat” per garantire il mantenimento a lungo termine degli habitat naturali e delle specie di flora e fauna minacciati o rari a livello comunitario).
Nello specifico, il progetto mira a recuperare aree di habitat invase da arbusti e alberi attraverso azioni di decespugliamento e taglio; rappresentano una seria minaccia per le orchidee. Definire linee guida per una razionale gestione dell’habitat a scopo conservativo, applicandole poi concretamente in alcune aree, anche mediante l’acquisto di animali e la predisposizione di attrezzature necessarie al pascolamento ma soprattutto, valorizzare l’aspetto partecipativo e turistico dell’area protetta, favorendo una fruizione e un uso consapevole dei suoi aspetti naturali.
Una buona idea per sviluppare nuovamente l’interesse pubblico verso la produzione agro-pastorale in Val di Susa, valorizzando tutte le comunità locali che ne fanno parte.