di FRANCESCA FREDIANI ( consigliere regionale movimento 5 stelle)
Titoloni sui giornali e interventi di politici regionali e nazionali per una multa sul treno Torino – Bardonecchia.
E’ surreale come una vicenda che coinvolge casualmente “un’amica di famiglia” del Consigliere regionale Ferrentino sia oggetto di interrogazioni a Palazzo Lascaris e in Parlamento. Senza entrare nel merito dell’episodio, ancora tutto da chiarire, una riflessione è necessaria. E’ scandaloso come esponenti politici lautamente pagati con i soldi dei cittadini arrivino ad invocare addirittura il licenziamento di un lavoratore. Non di un dirigente, di un super manager pubblico o di qualche “boiardo” di Stato. Ma proprio di un capotreno, o se si preferisce, di un controllore dei biglietti.
Quando si tratta di vicende giudiziarie che riguardano direttamente esponenti del Partito Democratico la prudenza non è mai troppa. Meglio attendere la fine delle indagini, il primo, il secondo e pure il terzo grado di giudizio prima di esprimere un’opinione vagamente precisa. Quando invece c’è di mezzo “un’amica di famiglia” e dall’altra parte un dipendente delle Ferrovie dello Stato non ci sono problemi. Gogna mediatica e immediata richiesta di licenziamento. In barba allo statuto dei lavoratori e a qualsiasi norma di buonsenso. Garantisti con i colleghi di partito, forcaioli con lavoratori che prenderanno circa un decimo dello stipendio del Consigliere Ferrentino. Questa è la doppia morale del Partito Democratico.
Nel nostro piccolo cercheremo di seguire la vicenda verificando, nei limiti del possibile, che mentre si chiarisce la dinamica dei fatti (sui giornali così come in Parlamento) almeno la dignità ed i diritti del lavoratore vengano tutelati.