SANT’ANTONINO – Venerdì 29 sarà inaugurata la nuova struttura di Social Housing di Via Abegg 16, per ospitare in 5 alloggi gli anziani meno fortunati. L’iniziativa è promossa dalla Fondazione “Solidarietà per Anziani”, presieduta da Antonio Ferrentino, consigliere regionale del Pd ed ex sindaco del paese, in collaborazione con il Comune, il Conisa e la Cooperativa Sociale di Assistenza di Avigliana. Il programma prevede dalle ore 11.30 il saluto del sindaco di Sant’Antonino di Susa, Susanna Preacco, oltre agli interventi del presidente del Conisa, del direttore generale dell’Asl, e del presidente del Csda Piero Alesiani. Successivamente ci sarà la relazione del presidente della fondazione “Solidarietà per Anziani”, e il saluto finale dell’assessore regionale alle politiche sociali, Augusto Ferrari. Al termine verrà scoperta la targa in ricordo di Armando Rossetto Casel.
La nuova casa per anziani, denominata “Caswa Armando Rossetto Casel” appartiene alla fondazione, e serve ad ospitare gli anziani che hanno problemi sociali e bisogni. Il progetto prevede l’attivazione dell’housing sociale per accogliere, nei 5 alloggi di via Abegg, le persone anziane residenti in Val Susa, che sono hanno i seguenti problemi:
– in condizioni di solitudine, oppure in assenza o inadeguatezza della rete famigliare. Oppure anziani che versano in condizioni di disagio abitativo, per problemi strutturali, di funzionalità degli spazi, o che vivono in luoghi isolati,
– con reddito insufficiente per potersi permettere di affittare un alloggio nelle attuali condizioni di mercato,
– che hanno necessità di disporre di spazi abitativi accessibili e compatibili con un’eventuale condizione di non autosufficienza, e con i relativi bisogno assistenziali.
L’inserimento presso gli alloggi dovrà essere poi proposto degli assistenti sociali al coordinatore del progetto di Social Housing. La fondazione ha messo a disposizione la struttura di Sant’Antonino, con un canone di locazione “scontato” a 290 euro mensili, che sarà pagato dai beneficiari attraverso la cooperativa Csda. Il Conisa invece dovrà individuare gli anziani bisognosi, fornendo tutti i supporti sociali ed economici necessari. La cooperativa Csda avrà l’incarico di seguire il progetto, e destinare una delle unità abitative a “portineria sociale”, individuando con il Conisa gli assegnatari. Inoltre si è occupata di installare ad ogni alloggio un blocco cucina. L’arredamento degli alloggi è invece a carico dei beneficiari, i quali dovranno avranno a loro carico anche le spese di gestione, come utenze, riscaldamento, ecc., fatta salva la possibilità di usufruire di forme di integrazione al reddito da parte del Conisa.