SUSA – Nella giornata di martedì 17 gennaio con atto pubblico è stato costituito il Comitato cittadino denominato “Comitato pro zona franca extradoganale Valle di Susa” La costituzione è finalizzata all’istituzione di una zona franca extradoganale per lo sviluppo dell’economia in Valle di Susa, nel territorio compreso tra i comuni di Avigliana e Sestriere. La mission è quella di tutelare una zona in evidente
sofferenza, deindustrializzata e penalizzata negli ultimi trent’anni da interventi privi di ogni ricaduta economica positiva sui residenti. E’ di fondamentale importanza salvaguardare tutte le attività esistenti, oltre che promuovere e valorizzare anche le piccole e medie imprese ancora presenti in valle.
Il riconoscimento dei comuni della Valle di Susa come “Zone franche extradoganali”, a parere dei promotori “Risulta quasi un atto dovuto dallo Stato a favore del territorio martoriato e delle popolazioni che vi abitano”. Uno degli importanti obiettivi è evitare il pendolarismo su Torino e sulla vicina Francia, non solo lavorativo ma anche sanitario. In Italia sono già operativi territori extradoganali, zone franche e porti franchi. I più noti sono Campione d’Italia, Livigno, le zone franche extradoganali istituite nella regione Sardegna, in particolare quelle istituite nei porti di Cagliari, Olbia, Oristano, Porto Torres, Portovesme, Arbatax. Il comitato promotore ha già programmato per il nuovo anno vari incontri con esponenti politici per illustrare il progetto.
Per maggiori informazioni e iscrizioni, chiamare i numeri: 3399826495, 3332761951 o 3802855671.
NASCE IL COMITATO PER LA ZONA FRANCA IN VALSUSA
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mi sembra più un comitato “per farla franca”
Mai contenti…
È più facile fare 6 al SuperEnalotto……cmq auguri.
Minkia da Avigliana a Sestriere ???
cosi possiamo vendere gli Yacht di Lusso in esenzione IVA, Così oltre ai Valligiani che fatturano in nero (vedi hotel, B&B, Maestri di Sci, Taxi da Noleggio, Discoteca ecc… ecc…).
VIVA LA ZONA FRANCA!!
Ottima iniziativa.
Penso che parlare del futuro della nostra valle sia utile e indispensabile
Da almeno 30 anni a intervalli regolari qualcuno tira fuori sta puttanata. Questa è la volta dell’allegra banda di nostalgici locali…
Il nero non si fattura sennò non sarebbe nero.
Ai valligiani (e non solo) che fanno del nero la zona franca non interessa perché se la sono già fatta da soli.
Un plauso comunque al comitato che, pur inseguendo un sogno, si colloca comunque ad un livello imprenditoriale ed intellettuale meritevole di rispetto.
Ottima iniziativa
E giusto fare qualcosa , ma sappiamo tutti che è un bambino che nascerà morto, il comitato avrà problemi seri da affrontare se studia e lavora sodo, portando problemi seri ai tavoli della politica , ma sappiamo che ci sono sempre delle contropartite da dare in cambio per avere qualcosa , ed il gruppo appena nato non ha nulla da servire , se non cultura non barattabile, quindi la politica non lascia soldi facili alla popolazione di valle non accadrà mai a meno che non parta da tutti gli amministratori di valle un iniziativa volenterosa a fare questo passo creando delle legali votazioni, per rientrare nel pieno diritto.. va messa nero su bianco ma tra dieci anni saremo a cora qui con nulla di fatto e la popolazione invecchia e sempre così. Speriamo solo che io mi sbaglio.
Quindi è meglio non fare niente?Neppure provarci?
Ma sei davvero così ingenuo? È solo l’ennesimo inutile comitato che nasce in tempo utile per far vedere che si esiste prima delle elezioni. Di questa storia della zona Franca se ne parla in Valsusa dal 1992. Inutile sottolineare che trattasi di una favoletta per bambini.
Per coerenza chi è contrariato dall’iniziativa rinuncerà ai benefici ?