OULX – Saint Claude e San Michele, San Gregorio Magno, San Bartolomeo e la Badia Salesiana. Cinque pievi, cinque astri punteggiano la valle come un quintetto celeste, illuminando la notte alpina di musica. Oulx inaugura un’iniziativa culturale di assoluto pregio con “Jazz all’eglise”, una piccola rassegna, del tutto inedita in Val di Susa, fortemente voluta dal comune tra le proposte del cartellone estivo.
Cinque concerti, dal 22 luglio al 17 agosto, animeranno le chiese e cappelle delle borgate attorno alla cittadina con sonorità e atmosfere in armonia con questi luoghi intrisi di sacralità, grazie ad esecuzioni rigorosamente acustiche. Uno splendido coronamente, e la naturale evoluzione, del progetto “Piccole chiesette, grande amore”, grande opera concertata negli anni da comune e Fondazione Magnetto per il recupero e la valorizzazione delle chiese dentro e fuori la cittadina, restituite alla comunità locale e a quella “in transito”, composta da villeggianti e turisti.
La valle della Dora Riparia è tutt’altro che estranea a questo genere musicale, a partire dall’esperienza del Paggio di Coppe di Savoulx. Il proprietario del locale, Salvatore Fascella, gravitante attorno allo storico Capolinea di Milano, vi traghettò musicisti come Fulvio Albano e Pino Russo, quest’ultimo presente nella rassegna estiva. Fino ad anni recenti sono approdati in Valsusa, tra Bardonecchia ed Exilles, artisti di fama mondiale, stelle del calibro di Michel Petrucciani ed Esperanza Spalding. Un “corridoio sonoro”, un vero e proprio Jazz hub tra le Alpi.
“Portare il Jazz nelle chiese è quasi un ritorno alle origini – aggiunge Roberto Pelle dell’Associazione musicale Autaxi Music e curatore della rassegna – I termini spiritual, gospel e Jazz si dispongono infatti musicalmente sulla medesima linea evolutiva. Le chiese del territorio di Oulx e delle frazioni sono lo scrigno naturale per custodire e rivelare questo tesoro, un genere musicale che senza perdere di vista le proprie origini popolari si arricchisce giorno dopo giorno di contaminazioni moderne e si rinnova negli spazi dell’improvvisazione“.
Tra sfumature attente ai toni unici delle architetture religiose alpine, nella borgata Gad, nella Cappella di Saint Claude restaurata otto anni fa, il Caravan Trio propone il 22 luglio ritmi Manouche. Si prosegue domenica 29 con Rejoice Ensamble e il Jazz dell’Apartheid all’Abbadia Salesiana di Oulx, sede dell’antica Prevostura dedicata a San Lorenzo.
“Mea nox obscurum non habet, sed omnia in luce clarescunt“, riporta la “Liturgia delle Ore” di San Lorenzo, santo delle stelle: la mia notte non conosce tenebre, tutto risplende di luce. E se anche le Perseidi dovessero nascondersi, la notte di Oulx sarà illuminata dalla musica delle sfere scintillanti sulla terra.