NO GREEN PASS VALSUSA- VAL SANGONE: A GIAVENO IL PRIMO INCONTRO

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GIAVENO – Mercoledì 16 febbraio si è tenuto il primo incontro dei No Green Pass Val Susa-Val Sangone a Giaveno. Uno dei partecipanti dell’iniziativa, Emanuele Siragusa, ha condiviso alcune considerazioni su Facebook: “Considerato che l’evento non ha avuto nessuna diffusione sui social, volantini o altro, ed essendo stato organizzato esclusivamente con il passa-parola c’è stata una buonissima risposta di partecipanti. L’incontro è stato abbastanza proficuo. Molti hanno proposto progetti già esistenti o potenziali, ma soprattutto c’è stato un proficuo scambio di contatti utili all’obiettivo No Green Pass, ovvero la creazione di un unico movimento in Valle a cui fare riferimento per ogni progetto. La serata si è conclusa con l’intervento di ben 5 pattuglie dei Carabinieri, che hanno chiesto documenti ai presenti per un “semplice controllo”. La critica non vuole sottolineare lo stato di repressione in cui viviamo (5 macchine mandate per un gruppo di persone all’aperto che nulla facevano) ma per la pessima reazione delle persone: parte dei presenti sono “scappati” all’arrivo delle auto, probabilmente a causa dello stato di paura che non dovrebbe dominare individui nel giusto, che non hanno compiuto nessun attività illegale, e che anzi cercano il modo di rispondere creativamente alle ingiustizie del governo”.

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1 COMMENTO

  1. Da sempre, qualunque governo, sopprime le forme di contestazione utilizzando i propri dipendenti. Perché la cosiddetta Pubblica Sicurezza, pagata dallo Stato, usa tacendo di obbedire al padrone, piuttosto che non preoccuparsi per la delinquenza o altre varie, possibili attività criminali. Prima fra tutte quella di soggiogare qualunque, qualsiasi attività di protesta.

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