Questa mattina il presidente della Provincia Antonio Saitta e il sindaco Gemma Amprino hanno firmato a Susa il protocollo per dare il via ai lavori per la riqualificazione dell’area dell’ex Polveriera. Lavori da 300mila euro, per far rinascere quei terreni abbandonati come area coltivabile e destinata alla pastorizia, con 20 orti e varie zone di pascolo.
Anche in questo caso i No Tav si sono fatti sentire, manifestando sotto la sede del municipio di Susa. Ci sono stati momenti di tensione quando è arrivata l’auto con a bordo il presidente della Provincia, ma senza incidenti.
La Provincia afferma: “Era una polveriera militare sulla statale 24 alle porte di Susa, ora diventerà un grande spazio agricolo con 20 orti urbani e 5 lotti di pascolo a disposizione della popolazione: quattro ettari saranno restituiti a foraggio e gestiti con la fienagione e il pascolo, altri due ettari di notevole interesse naturalistico saranno lasciati liberi, 3mila mq la porzione destinata agli orti concessi in gestione ai residenti interessati”.
”La bonifica, il recupero e la valorizzazione di sette ettari di terreno che erano del Demanio militare – ha detto il sindaco di Susa Gemma Amprino - sono stati possibili solo grazie al dialogo e alla collaborazione fra enti”. Amprino ha ricordato che i finanziamenti per il recupero della Polveriera derivano in parte -107mila euro- dai residui del Patto territoriale e dunque potevano essere utilizzati solo per un’attività produttiva, mentre altri 192 mila euro provengono dal Cipe e fanno parte delle azioni di accompagnamento alla costruzione della linea ferroviaria Torino-Lione.
“Bisogna sottolineare che questa operazione è in tutto e per tutto un’attività economica, con ricadute positive anche sul lavoro – ha aggiunto il presidente della Provincia di Torino Antonio Saitta – e anche ricordare che il recupero della Polveriera è un problema antico, che ha interessato più amministrazioni nel tempo, e che oggi trova finalmente una soluzione. La Provincia di Torino è sempre disponibile a sostenere i Comuni e ad aiutarli con la propria assistenza tecnica, specialmente se sono operazioni utili, anche se non di vasta portata, come queste”.
Sergio Barone della Coldiretti ha detto che ”Sette giornate in un fondovalle di terreno fertile, tutte contigue, destinate a rispondere a unesigenza degli orticoltori e degli allevatori rappresentano per la Val di Susa un grande risultato”.
I lavori prevedono due fasi: un primo lotto, finanziato con limporto dei Patti territoriali e di cui è già stata completata la progettazione definitiva, interverrà per la sistemazione del territorio destinata agli orti e per il restauro di una delle casematte; mentre il secondo lotto prevede la sistemazione delle aree a pascolo e la demolizione dei ruderi e delle casermette, i cui detriti verranno in gran parte riutilizzati, in un’ottica di recupero paessagistico ed agricolo che punta al completo recupero e valorizzazione del suolo. E’ prevista in ogni caso la bonifica bellica, ma riguarderà in prevalenza gli edifici della Polveriera. Si prevede che i lavori potranno cominciare nella prossima primavera.
OTTIMA NOTIZIA quella della firma ieri in Comune a Susa. Mentre altri parlano a sproposito l’Amministrazione Comunale di Susa agisce…con l’attenzione all’ambiente e non solo….QUESTI SONO FATTI !!!!!