BUSSOLENO – Questa mattina, i carabinieri del Comando Provinciale di Torino hanno eseguito 7 misure cautelari (3 arresti domiciliari e 4 obblighi di presentazione quotidiana alla polizia giudiziaria) nei confronti di altrettanti attivisti NO TAV, accusati di concorso in minaccia e oltraggio a pubblico ufficiale e rifiuto di fornire le proprie generalità.
I fatti per i quali il GIP di Torino ha emesso le misure cautelari sono riferibili a quanto accaduto nella sera del 17 settembre scorso a Bussoleno, quando 30 attivisti NO TAV, di rientro da una manifestazione all’esterno del cantiere TAV di Chiomonte, circondarono una pattuglia della Compagnia di Susa e una seconda macchina della Stazione di Condove impegnate nel controllo di una vettura con a bordo due attivisti NO TAV.
Nell’occasione, secondo la procura, gli attivisti destinatari delle misure avrebbero oltraggiato e gravemente minacciato i carabinieri, rifiutando di farsi identificare e interrompendo il traffico sulla SS 25.
Le attività di indagine sono state condotte dai Carabinieri sotto la direzione e il coordinamento del sostituto procuratore di Torino Padalino.
Mi chiedo le pene che vengono attuate per i Rom se si avvicinano a quelle attuate per i No Tav
In effetti di sti tempi è meglio essere un Rom hai molti più privilegi e le Fdo possono fare proprio poco contro di loro ( a parità di reati elencati nell’ articolo )
ma se si sono rifiutati di farsi identificare come hanno fatto ad identificarli per le misure cautelari ?
Solo nei campi Rom non riescono a fare niente