NO TAV, TORNANO LIBERI GLI ATTIVISTI ARRESTATI A META’ MARZO: SOLO IN DUE HANNO L’OBBLIGO DI DIMORA

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Una buona notizia per il movimento No Tav. Questa mattina il tribunale del riesame a Torino ha annullato e, in alcuni casi ridotto, le misure cautelari nei confronti degli 8 No Tav che il 15 marzo erano stati arrestati dai Carabinieri di Susa per un episodio avvenuto il 17 settembre contro le forze dell’ordine. Episodio per il quale il pm Padalino aveva ipotizzato il reato di minacce e oltraggio a pubblico ufficiale.

Cinque attivisti No Tav sono completamente liberi, e il giudice ha annullato verso di loro tutte le misure cautelari: “Stefanino, Fulvio, Luca, Paolo e Guido tornano ad essere completamente liberi” annuncia il sito Notav.info.

Per altri tre No Tav invece permangono degli obblighi. Due attivisti sono stati scarcerati dai domiciliari e potranno uscire di casa, ma avranno l’obbligo di dimora nel loro comune di residenza, mentre un’altra attivista dovrà continuare ad andare in caserma per firmare giornalmente. “Da oggi Brescia e Mosca usciranno dai domiciliari con l’obbligo di dimora dentro il comune di residenza – spiega notav.info – mentre Giulia continuerà a firmare giornalmente”.

Inizialmente le misure richieste dalla procura erano state ben più pesanti, prevedendo la galera, i domiciliari e gli obblighi di firma quotidiana: “Appare lampante, come a distanza di poco più di due settimane, le misure siano quasi del tutto decadute e l’impianto accusatorio di fatto demolito” affermano i No Tav.

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