Chiomonte, Giaglione e Venaus faranno da sfondo alla manifestazione “Seminiamo resistenza”, organizzata dal movimento valsusino No Tav.
Tre giorni di spettacoli teatrali, balli, giochi sportivi, buon cibo e presidi, per dire ancora una volta “no” alla linea ad alta velocità.
Il cuore dell’evento sarà domenica: tutti i partecipanti sono invitati a portare sementi e concimi vari, per una semina collettiva intorno e dentro al cantiere. Un gesto simbolico per resistere alla grande opera.
Di seguito trovate l’appello dei No Tav ed il programma per i tre giorni.
LEGGI L’APPELLO NO TAV PER LA 3 GIORNI:
“SEMINIAMO RESISTENZA“
Il 4, 5 e 6 settembre chiamiamo una volta di più a raccolta tutto il popolo NoTav dentro e fuori la Valle di Susa per una 3 giorni di resistenza in difesa della Terra e per lo smantellamento immediato del cantiere Tav di Chiomonte.
Chiamiamo a raccolta tutti coloro che non intendono piegarsi a questa impunita e sfacciata distruzione ambientale e spreco di risorse pubbliche, con lo spirito cocciuto dei contadini che difendono la nostra terra ed il frutto del loro lavoro.
Il cantiere Tav in Val Clarea è uno sfregio alla natura perpetrato nel nome degli interessi di pochi e con il solo scopo di creare profitto per le lobby affaristiche e mafiose.
Vogliamo restituire alla natura ed alla popolazione ciò che è stato indebitamente sottratto con la violenza e per questo chiediamo a tutti di partecipare alla manifestazione popolare del 5 settembre a Giaglione, portando sementi e concimi vari, per una semina collettiva attorno e dentro il cantiere. Seminare: un gesto antico come il mondo, semplice ma denso di valori significato.
Le ragioni e lo spirito delle resistenze contadine animeranno tutta la 3 giorni “Seminiamo resistenza” contro le folli logiche del profitto e contro lo sfruttamento senza limiti delle risorse della Terra. La manifestazione del 5 settembre sarà il cuore di una tre giorni di spettacoli teatrali, musica, mercato scambio dei produttori agricoli, cibo e cucina “consapevole” ed un torneo di calcio anti-razzista.
La Valle non è affatto silente e pacificata. Tutti insieme con le generazioni di valsusini che sono nate e cresciute nel segno della lotta No Tav saremo ancora a Venaus ed a Chiomonte per ribadire a modo nostro che quel cantiere di morte e devastazione va chiuso! La Valsusa che vogliamo non è cemento e recinzioni, non è un corridoio di traffico ma una valle viva e verde.
IL 4-5-6 SETTEMBRE NON DELEGARE, PARTECIPA!
“SEMINIAMO RESISTENZA” ANCORA E SEMPRE NO TAV!
«Non smettete mai di protestare; non smettete mai di dissentire, di porvi domande, di mettere in discussione l’autorità, i luoghi comuni, i dogmi. Non esiste la verità assoluta. Non smettete di pensare. Siate voci fuori dal coro. Siate il peso che inclina il piano. Siate sempre in disaccordo perché il dissenso è un’arma. Siate sempre informati e non chiudetevi alla conoscenza perché anche il sapere è un’arma. Forse non cambierete il mondo, ma avrete contribuito a inclinare il piano nella vostra direzione e avrete reso la vostra vita degna di essere raccontata.
Un uomo che non dissente è un seme che non crescerà mai».
Bertrand Russell
GUARDA IL PROGRAMMA COMPLETO:
- 4 SETTEMBRE
Chiomonte, cancelli della centrale. Dalle ore 18.00
APERICENA AI CANCELLI
ore 19.00 Spettacolo teatrale “RECINZIONI, un tempo era l’uomo e la terra poi arrivò il confine…“ a cura del gruppo Teatro contadino libertario di Mondeggi.
Dalle 20.00 cena, ognuno porti qualcosa da condividere, e a seguire balli tradizionali con i musici della Libera Suoneria
– 5 SETTEMBRE
Giaglione, campo sportivo ritrovo ore 14.00
MANIFESTAZIONE POPOLARE IN CLAREA
Invitiamo tutti i partecipanti a portarsi sementi e concimi vari per una semina collettiva intorno e dentro al cantiere.
Seminare: un gesto antico come il monto, semplice ma ricco di significati. Vogliamo ribadire ancora una volta che per noi quel cantiere di morte e devastazione va chiuso. La Valsusa che vogliamo non è cemento e recinzioni, non è un corridoio di traffico, ma una valle viva e verde.
Dopo la manifestazione si prosegue al Presidio di Venaus
ore 19.30 cena a cura del comitato no tav Valmessa
ore 21.00 Spettacolo teatrale a cura del gruppo Teatro contadino libertario di Mondeggi liberamente tratto dal romanzo “Furore” di John Steinbeck:
“Ci dispiace siete su una terra che non vi appartiene più“.
Diretto e interpretato da Emiliano Terreni (contadino/apicoltore), Davide Cecconi (contadino/viticoltore) e Giovanni Pandolfini (contadino/orticoltore).
Dopo la crisi del ’29 in America si prepara l’agricoltura industriale del futuro; le Banche i grandi latifondisti espropriano le terre dei contadini; comincia per loro un odissea, fatta di rabbia e miseria. Un romanzo straordinario, quello di Steinbeck, che rivela ancor oggi i cinici meccanismi di un sistema, quanto mai attuale “…se scoprivano l’ira sostituire la paura, allora sospiravano di sollievo. Non poteva ancora essere la fine. Non sarebbe mai venuta la fine finchè la paura si fosse tramuta in Furore”
In un mondo dove la terra non è più semplicemente fonte di cibo ,ma di profitto e speculazione , tre contadini cacciati dalle loro terre che lavoravano da generazioni si ritrovano nottetempo a coltivare un orto clandestino per sfamare le proprie famiglie. Tra un solco e una semina rivivono episodi del loro esodo.
ore 22.00 Concerto e Dj set con:
Line up dancehall/reggae: Madò Che Crew, P-Kelo, Souljah Rebel Crew from Sos Fornace, Rho – Mi, Torino Bass Culture
Line up dub/roots: Vanchiglia Sound System, Giobby Lee, Rootikal DUb Foundation powered by Vanchiglia Sound System
– 6 SETTEMBRE
Venaus, presidio NO TAV
ore 9.00 iscrizioni per il Torneo di calcio Antirazzista in occasione della giornata di solidarietà lanciata da NO BORDERS di Ventimiglia
ore 10.00 inizio del mercatino Genuino Valsusino
ore 11.00 Terranostra occupata: racconto di uno spazio occupato per la restituzione di un bene pubblico
ore 12.00 pranzo a cura del Comitato Torino e Cintura
ore 14.00 Laboratorio di dado vegetale collettivo (clicca per vedere cosa occorre portare)
a cura de La rivoluzione vien mangiando
ore 14.30 Esibizione di CORO MORO
Il CoroMoro si è spontaneamente formato nel Novembre 2014. E’ composto da 10 “non professionisti”: 2 italiani e 8 ragazzi africani di età compresa tra i 20 e i 30 anni, provenienti da Senegal, Gambia, Ghana e Costa d’Avorio. Uno di loro è rifugiato politico, gli altri 7 sono richiedenti asilo. I ragazzi soggiornano in centri di accoglienza in Valle di Lanzo (TO), precisamente a Ceres e Pessinetto. L’idea di portare su di un palco questi giovani, scampati ad ogni sorta di violenza, in un contesto totalmente rovesciato rispetto alla loro odierna quotidianità, assume un significato politico, ed esprime un messaggio forte di antirazzismo, condivisione e possibile integrazione. Il CoroMoro canta ed interpreta con grande energia, creatività ed ironia canzoni popolari, principalmente in dialetto piemontese. Ed ha pure nel suo repertorio alcuni brani tratti da sonorità e testi della tradizione africana. Il progetto e lo spirito del CoroMoro ci mostrano e confermano che la musica popolare tradizionale, dalle antichissime origini, è la musica di tutto il mondo. Ed essa rappresenta sincera e spontanea comunicazione. Un messaggio diretto e semplice che colpisce il pubblico dritto al cuore…
ore 16.00 presentazione del libro “Genuino Clandestino. Un viaggio tra le agri-culture resistenti ai tempi delle grandi opere” a cura di Michele, co-autore, che ci racconterà molte realtà di resistenza contadina in Italia, con la partecipazione e la testimonianza diretta di Modeggi bene comune
Presentazione di “Flop“, atti dell’incontro tenutosi il 26 aprile 2015 alla Cascina Roccafranca di Torino “Expo 2015: il cibo che affama”, a cura dell’Assemblea torinese No Expo. Interverranno alcuni dei relatori.
Per tutta la durata delle iniziative ci sarà la possibilità di campeggiare presso il Presidio NO TAV di Venaus
Tutti gli eventuali incassi delle iniziative andranno a sostenere la Cassa di Resistenza NO TAV