Ecco gli effetti dell’inversione termica di cui parlavo nell’articolo odierno e di cui forse alcuni di voi si sono accorti. Nell’immagine allegata le temperature registrate in valle alle ore 22:00 circa di lunedì sera: risulta subito lampante un sostanziale capovolgimento della situazione rispetto a quello che comunemente si definisce “normale”, e cioè che più si sale e più fa freddo.
Come si può vedere, le temperature sulle aree pianeggianti e di bassa valle sono di circa 7 °C ma basta arrivare a Susa per trovarne già 12,5 °C e se non vi basta potete salire a Salbertrand per trovarne 14,5 °C o a Coazze per trovarne addirittura 17 (anche se questo dato è da verificare)!.
Salendo un po’ più di quota le temperature iniziano a calare ma spiccano comunque i 7,4 °C della punta del Monte Fraiteve (2700 metri!), che è un valore in linea con la media di agosto.
Tutto questo è causato dall’aria calda “pescata” dall’alta pressione nelle aree sub-tropicali e quindi pompata verso nord. Al suolo, invece, la presenza dell’alta pressione ed il cielo sereno favoriscono la dispersione del calore con la conseguente formazione di uno strato di inversione termica a contatto col suolo, ove l’aria risulta decisamente più fredda e più umida rispetto ad appena 100-200 metri più in alto.