DALL’UFFICIO STAMPA DEL COMUNE
BUTTIGLIERA ALTA – Fondamentale novità, per l’anno scolastico in partenza i prossimi giorni, coinvolgerà tutti gli alunni delle scuole di Buttigliera Alta, toccando il significativo momento della refezione. La rivoluzione è all’insegna della qualità del servizio, riprendendo e rivedendo tutti i suoi aspetti, cercando di perseguire diversi obiettivi educativi da proporre alla fascia più sensibile dei bambini dei plessi dell’infanzia e della primaria e dei ragazzini della secondaria di primo grado.
Innanzitutto le novità. Come si diceva, riguardano il servizio mensa nel suo complesso. A partire, ovviamente, dal menù, completamente rivisto, inserendo cibi a chilometro zero, prodotti quindi nel torinese o in regione, da filiera biologica certificata. Un esempio su tutti, la carne, da allevamenti piemontesi; ma anche la frutta e la verdura, da coltivatori locali, seguendo il ciclo della stagionalità. Nel menù si sono inseriti anche ingredienti come il pane integrale, offrendo un prodotto sano e ricco di fibre, o come i preparati di legumi, invitando a giovanissimi a provare consistenze e gusti diversi, acquisendo proteine da fonti alternative. Accanto al menù, rivisto anche il sistema di preparazione.
Il piatto più amato dai piccoli, il primo, è stato ulteriormente curato, ricavando gli spazi necessari per la cottura della pasta e del riso espressi, serviti quindi freschi e non veicolati. Terzo tassello della revisione del capitolato della refezione, il servizio. Gli alunni non mangeranno più con stoviglie e piatti usa e getta, ma in materiale similceramico, o in acciaio, garantendo la sicurezza, risparmiando rifiuti, con una positiva ricaduta, ancora una volta, sull’ambiente. Senza trascurare il piacere e il confort di stoviglie
più robuste e maneggevoli rispetto a quelle di plastica.
Mensa più ecologica, più sana e con più attenzione all’ambiente, ma anche mensa che continua ad essere un momento educativo nell’ambito scolastico. Il nuovo capitolato incentiva l’educazione a un’alimentazione sana, alla valorizzazione e alla conoscenza
dei prodotti locali, al rispetto dell’ambiente, alla riduzione dei rifiuti. “Tutti i momenti che i nostri alunni trascorrono a scuola siano fondamentali per la loro crescita culturale e umana – spiega il vicesindaco e assessore alla scuola, Laura Saccenti – anche la mensa. Per questo abbiamo investito cercando un appalto non basato sul massimo ribasso, ma, al contrario, su un servizio di maggior qualità per i nostri ragazzi. Maggior qualità ha implicato un piccolo ritocco delle tariffe, che restano comunque comprese tra un minimo di 2 e un massimo di 5 euro, con cinque fasce di esenzione e soprattutto con riduzioni per i secondi e terzi figli, avvantaggiando
quindi le famiglie numerose”. “Questo progetto prosegue la nostra politica all’interno dell’associazione “Città del bio” – fa eco il sindaco, Alfredo Cimarella – vorremmo che tutto il nostro territorio fosse vocato a uno sviluppo sostenibile e
all’attenzione ai temi dell’ambiente e del futuro dei nostri figli”.