DAL COMUNE DI ALMESE
ALMESE – Verrà presentato giovedì 26 gennaio, alle ore 21, presso la Sala Consiliare di Via Roma 4, il nuovo “Autogestione del compostaggio domestico”.
Un primo passo per favorire l’aumento del compostaggio domestico sul territorio di Almese, ridurre il passaggio dei mezzi di raccolta e abbattere i costi della tariffa rifiuti. L’idea è semplice: analizzando le percentuali di compostatori presenti in alcune vie del paese, sono state individuate due zone in cui potrebbe essere possibile attuare il compostaggio domestico complessivo di zona ed evitare quindi il passaggio del mezzo della raccolta della filiera dell’umido. Questo ha due conseguenze immediate: ridurre l’inquinamento e risparmiare sui costi di trasporto e smaltimento. La condizione di base è che tutti i nuclei familiari interessati partecipino al progetto.
La serata informativa è mirata ai cittadini residenti nelle zone coinvolte nel progetto, ma è rivolta a tutti i cittadini interessati alla tematica. Sarà l’occasione per presentare nel dettaglio il progetto e verranno accolti dubbi e suggerimenti per poter intraprendere insieme questo percorso.
Le zone individuate sono le seguenti
“Questo progetto pilota – ha dichiarato il vicesindaco Claudio Piacenza – nasce da un’intuizione molto semplice: per ridurre i costi della raccolta rifiuti è necessario innanzitutto ridurre la quantità di rifiuti, trasportati e che devono poi essere smaltiti. Per questo abbiamo pensato che un modo concreto per applicare questo principio fosse partire dalla frazione dell’organico. Ci sono molte zone del territorio di Almese che sono difficili da raggiungere per i mezzi adibiti alla raccolta differenziata, ma dove la maggior parte dei cittadini ha un giardino o una zona verde dove è possibile effettuare agevolmente il compostaggio domestico. L’obiettivo del progetto che sta per partire è proprio questo: se la frazione organica diventa una risorsa (il compost) e non un rifiuto non ci sarà più il passaggio del mezzo e i costi di trasporto e smaltimento si azzerano. Abbiamo scelto due zone nelle quali è possibile applicare perfettamente questo ragionamento, in quanto molte famiglie praticano già il compostaggio. Il progetto è fattibile solo se tutti i cittadini sceglieranno di aderire alla sperimentazione: in tal caso il vantaggio sarà un duplice: quello di potersi produrre del compost domestico da utilizzare nel proprio orto o giardino – attività che molte famiglie già fanno, ma che contiamo di incentivare ed ampliare – e quello di tipo economico. Infatti stiamo studiando con la nostra ragioneria un meccanismo che permetta di destinare la quota risparmiata dal Comune sul servizio di raccolta e smaltimento rifiuti direttamente alle famiglie coinvolte nel progetto sotto forma di sconto sulla Tari. Inoltre sarà messo a punto in collaborazione con ACSEL un sistema di ispezione per verificare l’effettivo utilizzo dei compost ed evitare che la frazione organica sia conferita con quella indifferenziata. Una volta a regime la sperimentazione vorremmo allargare l’esperienza ad altre zone del territorio in modo da consolidare il processo e rendere il compostaggio domestico una sana abitudine”.
Ah ah quindi piano piano chi abita più inboscato, pagando regolarmente le tasse (nessun sconto sulla rifiuti?) Si vedra nn portare via la spazzatura….oggi il compost domani il resto…e cosi si tornerà come una volta I vecchi che la bruciavano negli.orti generando tossine! Bravi fenomeni! X il vostro risparmio di uomini e mezzi mi dovrò respirare la diossina di combustione!bravi! Vi posso assicurare che nelle vie citate non tutti hanno spazio verde alcuni sono in appartamento! E quelli ora il compost se lo mangiano??
Bon quindi dai commenti vedo che sta bene a tutti. Chi abita in quelle zone hanno tutti ville e giardini! E vabbuo mi sarò sbagliato io! Quando andrò a trovare un mio amico da quelle parti che sta in appartamento gli chiederò di farmi vedere il latifondo che mi ha sempre nascosto….Avanti così ALMESE!