RIVOLI – Consiglio comunale “rovente” quello di giovedì 22 giugno. Al primo punto si discute dell’alluvione del 4 giugno con le interrogazioni dei gruppi di opposizione.
Il capogruppo di Forza Italia Francesco Senatore chiede di poter conoscere i danni alle quattro scuole chiuse in seguito al temporale del 4 giugno e inoltre vuole sapere con quale periodicità vengono puliti i tombini e i filtri.
Giovanna Massaro invece vuole sapere se c’è stato un sopralluogo nelle scuole da parte del Comune, se l’amministrazione ha un programma d’emergenza e infine ha chiesto di sapere se il sindaco in quei giorni critici era presente a Rivoli.
Infine il Movimento 5 Stelle vuole sapere l’entità dei danni e degli interventi delle quattro scuole colpite particolarmente dalla calamità, chiede se è possibile garantire ai cittadini una miglior comunicazione quando accadono questi eventi e infine se c’è possibilità di chiedere la “calamità naturale”.
La responsabilità di rispondere a tutte queste interrogazioni “cade” sul vicesindaco Franco Rolfo che inizia a replicare “ringraziando tutti i funzionari che la domenica dell’accaduto erano in servizio”.
Continua fornendo all’opposizione e al pubblico alcuni dati sul nubifragio “a titolo informativo”. “L’osservatorio meteorologico ha rilevato che in 10 minuti sono caduti 20 millimetri d’acqua sulla città di Rivoli – ha affermato Arolfo – la pulizia di ogni caditoia ha il costo di 50 euro, la sera della bomba d’acqua Rivoli era in costante contatto con i Comuni limitrofi, infatti è stata chiusa la strada che ci collega con Alpignano”.
Per quanto riguarda gli allievi delle scuole rimaste chiuse, Franco Rolfo afferma che “solo gli allievi della scuola Pajetta hanno avuto l’esigenza di spostarsi e sono stati appunto trasferiti in un istituto vicino”.
Il vicesindaco, infine, conclude l’intervento dicendo che “non ci sono gli estremi per chiedere lo stato di calamità”.
Proprio dopo quest’ultima affermazione, l’opposizione inizia a protestare animatamente, al punto che il presidente Tilelli deve intervenire per riportare la calma in aula.
Il sindaco Franco Dessì risponde a Giovanna Massaro dicendo che la sera del 4 giugno “era alle prese con problemi personali causati dal nubifragio, per questo motivo il sopralluogo immediato è stato eseguito dal vicesindaco Rolfo”.