di ALESSANDRO GRIVA
SALBERTRAND – Cosi in Italia si incentiva il trasporto pubblico! Decido all’ultimo di lasciare la macchina a casa e di andare a Torino in treno, ovviamente nella stazione di Salbertrand non c’e la biglietteria e l’unico esercizio pubblico che vende i biglietti Rfi alle 6 del mattino è ancora chiuso, farò il biglietto in treno come previsto, ma dal 1° agosto lo puoi fare con una bella sorpresa: 5 euro di maggiorazione, paghi praticamente il doppio, 10,75 euro!
Nulla è servito dire al capotreno che per poter fare il biglietto mi sarei dovuto recare in auto alla stazione prima, quella di Oulx dotata di emettitore automatico! Morale: i capistazione hanno altro da fare e non fanno più i biglietti da una vita, i biglietti chilometrici sono stati aboliti, le macchine automatiche ci sono solo nelle stazioni importanti, ma ad Rfi non interessa, sali sul treno senza il biglietto e paghi 5 euro di commissione! Non ho parole!
Capisco la lamentela ma chi ha scritto questo articolo ha commesso numerosi errori.
Primo i capostazione sono dipendenti di RFI e non di TRENITALIA e non fanno più biglietti da almeno 30 anni quelli che facevano i biglietti alla biglietteria erano personale di TRENITALIA.
Secondo le macchine emettitrici non vengono messe nelle stazioni in cui il traffico è talmente scarso da non poter garantire l ammortamento del costo della Stefano e se ad almeno 500 metri è presente un posto vendita
Terzo il capotreno ha solo fatto il suo dovere applicando la normativa vigente.
Dovere di chi viaggia è di avere un titolo di viaggio nel momento che sale sul treno.
Sono vergognato di leggere questo commento e, visto l’interesse deduco sia un dipendente, cioè uno chw non ha bisogno di fare il biglietto.
Mi sembra di cogliere nella lamentela, del Sig. di Salbertrand, il disservizio dato dal servizio metropolitano regionale, che il capostazione non faccia biglietti e il capotreno abbia osservato disposizione non v’è dubbio, ma, che a pagarne le conseguenze, debba essere sempre l’onesto viaggiatore. , non mi sembra nemmeno corretto.
Io personalmente, mi farei fare il verbale del capotreno per il mancato titolo di viaggio e, se non venisse accolto il mio reclamo, si può sempre ricorrere al giudice di pace o l’associazione consumatori.
E’ successo ai miei figli i primi di agosto, appena entrata in vigore la nuova disposizione. Una VERGOGNA all’italiana. Aggiungiamo pure che le biglietterie automatiche funzonano solo con carte o bancomat oppure con monete. Se uno deve fare un biglietto, o magari due, voglio vedere chi ha sempre con se monete per vari euro. Perchè non pensare anche ad accettare anche banconote ? Basterebbe mettere biglietterie automatiche in tutte le stazioni che prevedano il pagamento anche con banconote.Aggiungiamo pure che se uno fa il biglietto oggi, e per qualche imprevisto, non lo usa oggi … deve farsi cambiare la data … e può farlo una sola volta !!! Ma che stupidaggine !!! Ala fine ci rimette sempre il cliente …. eppure aumentano i costi e i disservizi !!!!
Solo in Italia succedono certe cose
Come al solito tutto basato sulle truffe legalizzate .Gente svegliatevi !!
Si sapeva che sarebbe andata a finire così.
La classe politica italiana, i “palazzinari” e la mafia lo avevano deciso 25 anni fa : demolire il servizio pubblico locale per pendolari, studenti e lavoratori e “spingere” sul nuovo servizio ad alta velocità che ha divorato tutte le risorse.
Coloro che lo avevano previsto e denunciato sono stati accusati ( nella migliore delle ipotesi) di essere contro il progresso e nella peggiore sono stati manganellati, gasati , indagati e incarcerati .
Questi sono i risultati. Il tempo ( come sempre ) ci dirà la verità e mi auguro che l’ onta della vergogna colpisca senza pietà i responsabili politici, la loro manovalanza e i loro elettori.
Mauro Galliano