dal COMUNE DI CONDOVE
CONDOVE – Progetto esecutivo e bando per l’appalto della demolizione e ricostruzione: sono questi gli ultimi due passaggi formali del Comune per la costruzione della nuova scuola dell’infanzia. Amministratori e tecnici comunali hanno infatti lavorato efficacemente tra l’estate e l’autunno per concludere queste due fasi entro la fine del 2019.
Il progetto definitivo di cui si disponeva e che era risultato beneficiario del contributo della Regione per 1.952.000 euro è stato approfondito e parzialmente rivisto per apportare le ultime possibili modifiche. “Assieme ai professionisti dello studio Progeco di Asti” – afferma Giorgia Allais, assessore ai Lavori Pubblici “abbiamo apportato alcune migliorie tecniche ai materiali, per avere migliori prestazioni a favore anche di minori manutenzioni future, ad esempio nei muri perimetrali e nelle pavimentazioni. Abbiamo poi prestato maggiore attenzione agli spazi interni, ottenendo un miglior comfort ad esempio con la regolazione termica divisa per ambienti, cercando anche di ricavare ulteriori locali utilizzabili per le attività dei bambini con due grossi porticati che verranno chiusi“.
Il progetto esecutivo ha inoltre apportato alcuni miglioramenti all’ampio piano seminterrato di cui la scuola disporrà, con un investimento in una migliore impermeabilizzazione per una futura possibile fruizione. Particolare attenzione è stata posta anche all’ambiente, soprattutto in fase di scavo e demolizione con possibilità di riciclo di materiali, e alla sicurezza, con il potenziamento dei sistemi di emergenza e di illuminazione, linee vita sul tetto, parapetti e protezioni alle scale. A fronte di tutti i miglioramenti apportati nel progetto esecutivo, il Comune ha stanziato dal proprio bilancio ulteriori 184.000 euro per i lavori.
L’approvazione del progetto esecutivo avvenuta a fine novembre ha dato il via alla gara per l’appalto dei lavori di demolizione e ricostruzione. “Si tratta di una gara – dichiara l’assessore Allais – che, volutamente, non è stata strutturata al massimo ribasso, ma che verte soprattutto sull’offerta tecnica. Su una valutazione complessiva di 100 punti, infatti, solo 10 sono destinati al ribasso economico, mentre i restanti 90 sono destinati alle migliorie tecniche, ambientali e di cronoprogramma“.
35 punti saranno destinati al miglioramento del sistema di serramenti e di isolamento delle aperture verso l’esterno, 15 all’integrazione del sistema di chiusura dei porticati esterni, al fine di ottenere due ampi spazi verandati ed utilizzabili in quasi tutte le stagioni, 10 al miglioramento delle finiture interne e di barriere architettoniche, 10 alla sistemazione degli spazi esterni e del verde e 5 al recupero dei materiali di scavo. Per partecipare alla gara di appalto, le ditte potranno inoltre svolgere un sopralluogo preliminare che darà ulteriori 5 punti e potranno proporre una riduzione dei tempi di cantiere fino a 100 giorni sui 510 previsti aggiudicandosi ulteriori 10 punti.
“Il bando è stato pubblicato il 6 dicembre – spiega l’assessore Allais – e scadrà il 18 gennaio 2020. Attualmente tutti i documenti sono disponibili sul sito istituzionale del Comune e dell’Unione Montana. Il bando è inoltre stato diffuso sulla Gazzetta Ufficiale, La Stampa, ANAC, Osservatorio Regionale. Tra gennaio e febbraio verranno aggiudicati i lavori alla ditta che presenterà la migliore offerta tecnica ed economica con l’installazione del cantiere e l’inizio dei lavori di demolizione ad aprile. Il cantiere per la demolizione e la ricostruzione avrà una durata complessiva poco superiore all’anno solare, con la previsione di riapertura della nuova scuola per l’anno scolastico 2021-2022“.
Ma i lavori all’interno della vecchia struttura sono in realtà già cominciati da alcuni mesi. Dopo il trasloco del materiale necessario per ripartire con le attività scolastiche nella sede temporanea presso la scuola secondaria Re, è infatti iniziata la fase di lavori preliminari per il recupero dei materiali eventualmente riutilizzabili, non più fattibile altrimenti dopo l’installazione del cantiere definitivo.
“Gli operai comunali stanno lavorando assiduamente per spostare, in alcuni magazzini temporanei, tutti gli arredi e gli oggetti ancora presenti nella vecchia struttura – spiega ancora l’assessore Allais – e sono già state smontate le parti in legno e ferro potenzialmente riutilizzabili nella scuola o in altre strutture, come ad esempio parapetti, ripiani, divisori interni e corrimano. Contemporaneamente sono state interrotte tutte le utenze con lo spostamento dei contatori, la disattivazione degli impianti e la disinstallazione della caldaia“.
In questa fase preliminare, particolare attenzione è stata posta anche al giardino che sarà inevitabilmente occupato dall’impianto di cantiere. Si sta valutando, ad esempio, lo spostamento temporaneo di alcuni alberi per un loro futuro reimpianto a fine lavori e la delimitazione di alcune zone contenenti piante di pregio.
Proprio nell’area esterna della Rodari, a fine ottobre è stata eseguita anche un’indagine geognostica attraverso un sondaggio che ha consentito di indagare il sottosuolo e l’installazione di un piezometro per misurare il livello della falda.
“Questa importante indagine si è resa indispensabile per avere un quadro ancora più preciso delle condizioni del terreno sotto l’edificio – spiega l’Amministrazione – onde evitare problematiche nella successiva fase di scavo e posa delle fondazioni della nuova struttura“.
In attesa di conoscere l’appalto esterno col quale si eseguiranno gli interventi più invasivi, stanno quindi per essere terminati i lavori preliminari all’interno della vecchia scuola per consegnare alla ditta vincitrice una struttura completamente vuota.
“La pubblicazione del bando di gara – conclude il Sindaco Jacopo Suppo – è l’atto più importante di un lavoro che va avanti ormai da due anni. Ora siamo davvero pronti a partire. Attendiamo che le ditte facciano le loro proposte.Costruire da zero una scuola è una cosa che, in un piccolo comune, capita una volta ogni quaranta/cinquant’anni, quindi è facile intuire le complessità che abbiamo dovuto affrontare e la cura con cui abbiamo agito per aver un progetto esecutivo di qualità e un bando che ci garantisca il più possibile investimenti sull’immobile. Abbiamo infatti deciso di prediligere i miglioramenti alla scuola piuttosto che eventuali risparmi economici, consapevoli del fatto che la nuova Rodari ospiterà il futuro del nostro paese e per ciò merita il meglio. Ora siamo in attesa del decreto del MIUR che autorizzi la Regione ad accendere i mutui per poter far partire tutti i lavori finanziati. Lo sottolineo perché la scuola di Condove è risultata una delle prime beneficiarie del finanziamento in quanto il nostro progetto è stato riconosciuto di grande qualità. I bimbi condovesi avranno a loro disposizione una delle scuole più all’avanguardia di tutto il Piemonte, e questa è una cosa che non può che farci piacere“.
Quindi quello da demolire è proprio l’edificio scolastico più nuovo.
Che bel travai!
Complementi & Oggetti!
ancora parti di copertura a tettopiano !! ma i progettisti o presenti tali si rendono conto che siamo in una zona pedemontana e occorre fare delle coperture dove l’acqua defluisca e non ristagni con conseguenti infiltrazioni, ma gli amministratori locali sanno dove vivono…per accettare una soluzione del genere