NUOVO CENTRO COMMERCIALE A GIAVENO, PARLA IL SINDACO: “NON CE L’ABBIAMO CON I NEGOZIANTI, MA NON POSSIAMO ANDARE CONTRO LA LEGGE”

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di LUCA CALCAGNO



Ha destato clamore il provvedimento preso nell’ultimo Consiglio comunale volto a governare il processo di liberalizzazioni cui Giaveno si dovrà adeguare. “Ci tengo a precisare che non ci troviamo di fronte a un caso di Amministrazione cattiva che ce l’ha con i commercianti” spiega il sindaco Carlo Giacone. “Purtroppo non si può andare contro una legge regionale, come quella che impedisce di negare il principio delle liberalizzazioni. Abbiamo ricevuto comunicazioni in questo senso anche dall’Anci”.

Sembra che la Giunta precedente approvando in via provvisoria la tabella commerciale avesse dato incarico agli architetti consulenti del Comune di trovare dei criteri per rallentare, se non impedire l’adeguamento al principio della liberalizzazioni. Ma ribatte Giacone “non ci sono criteri che tengano l’unico caso potrebbe essere che tutta Giaveno avesse nel sottosuolo un sito archeologico, allora così si sarebbe in grado di fermare chiunque intenda aprire una struttura. Non ci sono scappatoie”.

Ma di quali strutture si parla per la precisione? “Medie strutture, per cui non si intendono i grandi centri commerciali che tutti abbiamo in mente, ma edifici con una superficie di vendita che vanno dai 250 ai 2500 metri quadri”.

“Conosco, perché ho vissuto sulla mia pelle, il trapasso dal periodo delle licenze contingentate alle liberalizzazioni – continua Giacone – prima chi aveva un esercizio commerciale e lo vendeva poteva guadagnarci e anche molto, dopo il guadagnano si è di parecchio ridotto”. Sorte analoga, continua Giacone, è avvenuta anche per i bar e i ristoranti, per cui prima occorreva comprare un locale già esistente, dopo non c’è stato limite al numero.

“Non è volontà dell’Amministrazione penalizzare i commercianti giavenesi, purtroppo il Comune non ha praticamente margine d’azione. Tant’è che oggi è possibile aprire un esercizio commerciale senza passare dal Comune e nel caso delle medie strutture interfacciandosi con la Regione. Si pensi anche al Decreto Sviluppo in base a cui è possibile che una zona industriale dismessa bypassi il Piano Regolatore per diventare una zona commerciale o residenziale”.

“Non vogliamo nasconderci dal confronto con i cittadini. Nel caso qualche possibilità commerciale dovesse affacciarsi, realizzeremo una serie di incontri con i giavenesi per discuterne. In più – aggiunge il sindaco – voglio sottolineare che l’eventuale nascita di una media struttura comporterebbe degli oneri di urbanizzazione e dei compensi che verrebbero reinvestiti nel centro storico. Come già sostenuto dall’assessore Neirotti, vogliamo fare di tutto per non essere governati da questo processo”.

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