NUOVO CENTRO PER I MIGRANTI A OULX, IL COMUNE REPLICA AI GENITORI: “DISPONIBILI A UN INCONTRO”

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dall’AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI OULX

OULX – In riferimento all’articolo pubblicato dal direttore in data 25 luglio dal titolo “Nuovo centro per i migranti a Oulx, alcuni genitori sono preoccupati: vicino alla scuola e all’oratorio nessuno ci ha informati” riteniamo importante condividere alcune informazioni e considerazioni sulla tematica in questione.

L’Amministrazione Comunale di Oulx partecipa direttamente solo a due progetti ben definiti e delineati sul territorio.

Il primo, coordinato dal comune di Bardonecchia, dopo una scelta condivisa con la Prefettura ed il Comitato Provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, ha avuto genesi nel novembre 2017 a seguito di alcune situazioni di pericolo per la salvaguardia delle vite umane nella zona del Colle della Scala.

Gli obiettivi generali sono sempre stati quelli dell’incolumità delle persone, dell’attivazione di percorsi di legalità, della condivisione di una progettualità che ha pensato al primo soccorso, all’assistenza sanitaria, alla tutela legale in certe situazioni, alla mediazione culturale, ai diritti soprattutto dei minori.

Oulx ha iniziato a supportare di più Bardonecchia quando si è aperta la via della migrazione passando da Claviere. Tutto questo ha funzionato abbastanza bene ed è avvenuto grazie al contributo delle forze dell’ordine, del Consorzio Socio Assistenziale (nel caso di minori), delle associazioni quali Soccorso Alpino, Croce Rossa, Recosol, Rainbow for Africa, Asgi, e Caritas.

In particolare nel Comune di Oulx si è creata una “rete ufficiosa” per una prima accoglienza (una notte), per fornire vestiario, cibo e assistenza medica come primo soccorso. Ad un pulmino per l’assistenza sanitaria (Rainbow for Africa) è stata affiancata una roulotte per l’accoglienza (Croce Rossa), in zona stazione dal 1 luglio è presente una turnazione di mediatori culturali. Oulx resta paese di passaggio per Claviere. Con la Croce Rossa ed il comune di Bardonecchia stiamo pensando ad un presidio più importante presso la stazione. Non è mai stato segnalato alcun episodio negativo a svantaggio di persone o cose sul nostro territorio.

Il secondo progetto, coordinato dal Consorzio Socio Assistenziale, è quello della micro accoglienza diffusa sul territorio dell’Alta Valle. È un protocollo di intesa tra la Prefettura ed i comuni. Prevede l’inserimento di 52 richiedenti asilo e protezione internazionale tra tutte le amministrazioni: ad oggi l’obiettivo è stato raggiunto, alcune di queste famiglie fanno già lavori socialmente utili, altri sono inseriti nel mondo dell’associazionismo, i ragazzi e le ragazze frequentano regolarmente le scuole. Non è mai stato segnalato alcun episodio negativo a svantaggio di persone o cose sul nostro territorio.

È doveroso smentire il fatto che non è stata fatta alcuna informazione sul territorio perché dal febbraio 2017 sono stati organizzati quattro incontri presso la sala del Consiglio Comunale, anche con la presenza del Prefetto e di tutte le amministrazioni; sono state date le dovute comunicazioni nei Consigli Comunali è stato fatto un incontro presso la Casa delle Culture. Tutti questi incontri, sempre ben pubblicizzati anche dagli organi di stampa che hanno voluto prenderci in considerazione, hanno avuto le sale piene. Riteniamo come sempre che un Paese “in Forma debba essere ben Informato”.

Per quanto riguarda invece l’accoglienza presso la Casa Salesiana, questa Amministrazione è stata coinvolta in un secondo momento dalla Prefettura in data 28 maggio. Si è tenuto un incontro a Oulx in data 10 luglio con la presenza dell’ispettoria salesiana torinese, di rappresentanti della Fondazione, di don Chiampo e delle forze dell’ordine.

Non si è mai parlato di centro per profughi, non si è mai parlato di stabilizzazione dei migranti, non si è mai parlato del numero di posti letto indicato da alcuni organi di stampa o mass media. Tutti hanno sempre espresso la convinzione di creare un supporto importante di prima accoglienza in preparazione del prossimo inverno.

Dagli incontri fatti con i salesiani non ci risulta che il nuovo cancello sia stato messo solo per i migranti, ma anche per evitare che alla notte – soprattutto durante l’estate – gruppi di giovani trovino rifugio nascosto per fumare e bere. Risulta, inoltre, che oltre a don Alessandro Federici e don Giulio Michele da settembre sarà presente un altro confratello per dare un aiuto alle varie attività della Casa, anche collegate all’accoglienza..di gruppi parrocchiali che svolgono attività durante l’inverno.

Restiamo a disposizione per un ulteriore incontro pubblico, ma preghiamo “gli anonimi” di rendersi visibili e cooperativi come molte persone stanno già facendo. Siamo i primi a volere garantire sicurezza nel silenzio e senza dare troppo credito alle dicerie e ai social network.

 

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