NUOVO MEDICO AD AVIGLIANA, SANT’AMBROGIO E BUTTIGLIERA ALTA

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dal COMUNE DI BUTTIGLIERA ALTA
BUTTIGLIERA ALTA – Si informano i cittadini, anche a seguito delle criticità emerse nell’ambito del servizio di medicina generale sul territorio buttiglierese, che da lunedì 7 novembre prenderà servizio la dottoressa Cecilia Ponti,, nell’ambito territoriale di Avigliana-Buttigliera Alta-Sant’Ambrogio di Torino, con ambulatorio ad Avigliana, in corso Laghi. I pazienti in cerca di un nuovo medico di famiglia possono quindi afferire anche alla suddetta dottoressa.
Si coglie l’occasione per comunicare che l’Amministrazione Comunale e il Sindaco si sono interfacciati con l’Asl To3 e l’Assessorato Regionale alla Sanità per segnalare la situazione di criticità nel quale si trova il territorio di Buttigliera Alta, per la carenza di medici di famiglia, a seguito del pensionamento di alcuni di loro, non ancora sostituiti.
Si è altresì fatto presente che l’arrivo di nuovi medici con studi nei comuni limitrofi (Avigliana oppure Sant’Ambrogio di Torino) risolve solo parzialmente la problematica, lasciando scoperte proprio le fasce più fragili della popolazione, anziana, sola e con difficoltà di movimento. Come pare inadeguata la soluzione proposta di aumentare il numero di mutuati per ciascun medico di famiglia, riducendo il tempo a disposizione per ciascun paziente e quindi la qualità del servizio erogato.

 

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1 COMMENTO

  1. Proprio vero la sanità é allo sbando, la popolazione invecchia, si parla di medicina del territorio e la soluzione per stare vicino agli anziani e mettere un medico ad Avigliana che seguirà i pazienti anche di sant’Ambrogio e buttigliera, ma i grandi dirigenti, che tra le altre cose la massima dirigente é della Val Sangone sanno che gli anziani hanno bisogno del medico sul loro territorio e non a 7 km di distanza? Ma possibile che sono in grado di imporre ai medici dei famiglia che devono avere più sedi e più orari anche negli altri comuni dove hanno i loro pazienti?
    La sanità paga direttori che non sanno fare il loro lavoro, si stava meglio quando c’erano le USL almeno c’era il sano campanilismo.

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