di STEFANIA BATZELLA (Consigliere regionale 5 Stelle)
Oggi mercoledì 11 febbraio è la Giornata mondiale del malato. Una ricorrenza introdotta da Giovanni Paolo II e per i cattolici rappresenta “un momento speciale di preghiera e di condivisione, di offerta della sofferenza”. La malattia, esperienza di tutta l’umanità, impone alle coscienze di prendersi cura di coloro che soffrono.
Questa giornata stimola una riflessione più ampia legata alla difficile situazione della sanità piemontese e nazionale. Deve smuovere le coscienze di tutti affinché si torni a parlare di sanità ponendo al centro il malato e non solo tabelle e piani di rientro.
Il nostro sistema sanitario infatti sembra ormai basarsi sull’inaccettabile equazione: SALUTE uguale PRODOTTO e MALATO uguale CLIENTE. Nei programmi e nelle linee di indirizzo nazionali e regionali, da molti anni, non si tiene in debita considerazione la qualità delle cure erogate ma tutto è legato alla fredda logica dei numeri.
Al malato, in quanto persona, deve essere garantito il decoro e la dignità che sono propri dell’essere umano. Da troppi mesi invece stiamo assistendo a scene inaccettabili nei Pronto Soccorso e nelle corsie degli ospedali piemontesi dove la dignità umana viene letteralmente calpestata a causa delle logiche distorte che governano la sanità.
Ci auguriamo che questa giornata rappresenti uno spunto di riflessione soprattutto per coloro che sono chiamati a prendere decisioni importanti sulla salute dei cittadini piemontesi. Un appello al quale Antonio Saitta non può restare indifferente, sia per il suo ruolo al vertice della sanità piemontese e sia come cattolico.
Stefania Batzella, Consigliere regionale M5S Piemonte