OMICIDIO DI GIAVENO, GIGLIOLI AMMETTE LE SUE RESPONSABILITÀ: HA SGOZZATO ANCHE IL CANE DELLA VITTIMA

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GIAVENO – Martedì 3 ottobre si è tenuta in tribunale a Torino l’udienza di convalida dell’arresto di Marco Gilioli, il 35enne di Giaveno che ha ucciso il 71enne Edoardo Mazzoleni, suo vicino di casa, nella notte tra venerdì 29 e sabato 30 settembre in borgata Maddalena. Gilioli, difeso dall’avvocato Giorgio Papotti, ha ammesso tutte le sue responsabilità: i carabinieri lo avevano arrestato nella mattinata di sabato 30 settembre. Prima dell’efferato omicidio, c’erano stati già litigi tra Gilioli e Mazzoleni, per i vasi sul terrazzo e la legna da spaccare. La vittima aveva paura di Gilioli e pare che avesse già segnalato il problema dell’aggressività del vicino di casa. L’appello però è rimasto inascoltato. Gilioli, oltre ad aver ucciso Mazzoleni, ha sgozzato anche il suo cane. Per uccidere Mazzoleni, massacrandolo in modo feroce, ha utilizzato le gambe di una sedia e una cassetta. L’assassino aveva pubblicato un libro, regalandolo anche ad alcuni abitanti della borgata di Giaveno, era disoccupato e per vivere percepiva il reddito di cittadinanza. Le indagini, a cura dei carabinieri della Compagnia di Rivoli con i colleghi di Giaveno, sono coordinate dalla pm Manuela Pedrotta. L’udienza si è tenuta davanti al giudice Ersilia Palmieri. Gilioli viveva alla Maddalena da tre anni. Aveva problemi di salute mentale e più volte era stato sottoposto al trattamento sanitario obbligatorio, oltre ad essere seguito dal centro di salute mentale di Giaveno. Per uccidere Mazzoleni, massacrandolo in modo feroce, ha utilizzato le gambe di una sedia e una cassetta. L’assassino, che aveva pubblicato un libro, regalandolo anche ad alcuni abitanti della borgata di Giaveno, era disoccupato e prendeva il reddito di cittadinanza.

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6 COMMENTI

  1. Alcuni sanitari lavorano fino alle 16 dal lunedì al venerdì. Mai notti. Mai straordinari. Colloqui. Le grane le lasciano al 118, ai carabinieri ed alla collettività tra cui non ultime le famiglie ed i vicini.
    Esistono controlli sull’operato di costoro o si va sulla fiducia? Certe oasi del lavoro andrebbero vigilate. Per fortuna ora la magistratura verificherà le cartelle cliniche.

  2. Ma perchè pubblicate i commenti volgari? Mi fanno ribrezzo, penso che il vostro pubblico di lettori si meriti di meglio…
    Purtroppo spiace moltissimo per il povero pensionato che ha avuto a che fare con questo malato psichico. Con il nuovo metodo che nuovo si fa per dire, senza manicomi, i malati psichiatrici spesso sono un pericolo per loro stessi e per gli altri, completamente fuori controllo. Ovviamente non devono essere maltrattati, ma dovrebbero essere costantemente monitorati per capire se seguono le cure, come si comportano eccetera, invece le cose sono lasciate al caso, e anche le famiglie di questi malati non ne possono più e spesso si legge di fatti efferati all’interno della famiglia, proprio perché a chi accudisce persone di questo genere non è dato alcun appoggio psicologico e pratico, si lascia tutto allo sbaraglio.

  3. Un mostro creato dalle leggi corrotte pro criminali e cutu garantite dalla cosiddetta costituzione più bella del mondo.

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