Condove lancia il “Progetto Voucher”. Lunedi la giunta comunale ha appprovato l’iniziativa per offrire una risposta concreta alla crisi del lavoro. “Si tratta di una novità per il nostro Comune – soiega il vicesindaco Suppo – che ha il doppio obiettivo di dare un piccolo sostegno al reddito per le persone in difficoltà e di garantire il decoro del paese”. In cosa consiste? “Come promesso in fase di redazione del bilancio – aggiunge Suppo – abbiamo istituito un fondo di 5.000 euro che servirà per l’acquisto di voucher lavorativi destinati a soggetti condovesi in comprovata difficoltà economica, che riceveranno un sostegno al reddito in cambio di lavori di pulizia e di manutenzione del Comune, da concordare con l’Amministrazione e con l’Ufficio Tecnico”.
Chi vuole partecipare e lavorare per il paese cosa deve fare? “Il regolamento, i criteri per essere ammessi e i termini del Progetto sono reperibili sul sito del Comune di Condove o a questo link” aggiunge Jacopo Suppo.
Il Comune si avvalerà cosi di prestazioni di lavoro occasionale per le seguenti attività da attuarsi sul territorio di Condove, capoluogo e frazioni:
– pulizia e manutenzione di edifici pubblici;
– lavori di giardinaggio;
– manutenzione arredi urbani, di strade e parchi pubblici;
– attività rese nell’ambito di manifestazioni culturali, caritatevoli e lavori di solidarietà;
– servizi amministrativi a sostegno dell’attività dell’Ente.
L’obbiettivo generale del progetto Voucher è quello di ridurre l’impatto della recessione economica intervenendo sulle fasce più disagiate della popolazione in età lavorativa, soggette ad eventi di espulsione dal mondo del lavoro, che hanno subito perdita o riduzione delle entrate reddituali del proprio nucleo familiare, ovvero che presentano particolare difficoltà nel reperire una prima occupazione terminato il corso di studi.
Una volte avviata l’istruttoria della candidature pervenute da parte dei cittadini, verrà istituito dal Comune un elenco degli aventi diritto, potenziali prestatori di lavoro occasionale di tipo accessorio, che verranno chiamati, in base alle necessità e alle disponibilità economiche dell’ente ed in relazione alle attività da svolgere, tenuto conto anche di questi criteri:
– della durata del periodo di disoccupazione o inoccupazione;
– del valore ISEE;
– dell’esperienza personale posseduto/titolo di studio conseguito;
– particolari condizioni di disagio valutate dal servizio sociale competente.