di PIERO GENOVESE (sindaco di Susa)
SUSA – Con riferimento all’intervista rivolta alla nuova Direttrice Generale dell’Asl To3, la dott.ssa Franca Dall’Occo e alle successive polemiche a tratti sgradevoli e aggressive innescate da un post pubblicato dal consigliere di minoranza Plano, sento l’esigenza di esprimere alcune considerazioni.
Sapete bene quanto non sia avvezzo a intervenire nei dibattiti e nelle polemiche sui social, ma le recenti dichiarazioni del consigliere Sandro Plano hanno dato seguito ad una serie di commenti che scaturiscono, a mio avviso, da una volutamente errata e strumentale interpretazione dei concetti espressi dalla Direttrice Dall’Occo nell’articolata intervista che viene sintetizzata dal consigliere di minoranza Plano nell’equazione totalmente fuorviante rispetto alle più ampie considerazioni espresse nell’articolo: più cantieri, più incidenti, più danni alla salute, uguale più ospedali.
Questa lettura arbitraria di quanto riportato nell’intervista, trae spunto dalla dichiarazione nella quale la neo direttrice cita le opportunità che potranno essere colte, anche per l’ospedale di Susa, dai cantieri per la realizzazione del Tav.
È naturale che l’ospedale di Susa, l’unico ospedale della valle, inserito in un territorio montano che arriva fino al confine francese, considerato di area disagiata, debba essere valorizzato indipendentemente dalla presenza dei cantieri dell’alta velocità, ma è anche innegabile che l’avanzamento del progetto esecutivo, diventato definitivo proprio durante l’amministrazione guidata da Plano, potrà rappresentare una ulteriore opportunità per chiedere con forza una serie di garanzie sul mantenimento e potenziamento dei servizi esistenti e per la messa in sicurezza del territorio!
Anche nella recente emergenza sanitaria Covid, l’ospedale di Susa conferma il suo importante ruolo di presidio sanitario di riferimento per i cittadini della Valle e per i tanti turisti che vi transitano, soggiornano e trascorrono le stagioni estive e invernali nelle sue montagne: l’equazione proposta da Plano solleciterebbe l’accostamento tra la presenza del reparto di ortopedia e traumatologia all’interno dell’ospedale, con l’auspicio che molti turisti debbano infortunarsi per poterlo utilizzare!
Non accettiamo prediche nè lezioni dal consigliere Plano sul richiamo al diritto alla salute da lui evocato nei suoi commenti: non è durante gli anni della sua amministrazione che è stato chiuso il reparto maternità da molti anni presente nell’ospedale di Susa? E non è sempre durante i suoi mandati che sono stati tolti i primariati dai reparti ospedalieri dei quali oggi auspica il ripristino? Da quanti anni l’ospedale segusino presenta problemi strutturali che rendono i tre piani di una intera ala non utilizzabili? Le azioni intraprese, se mai vi è stato interesse ed energia nel portarle avanti, non sembra abbiano prodotto negli anni delle sue amministrazioni risultati rilevanti e oggi dal suo ruolo di consigliere di minoranza risulta certamente più facile ergersi a difensore del diritto assoluto alla salute.
Il nostro ospedale ha un ruolo fondamentale nel sistema dei servizi sanitari della valle e a supporto e integrazione dell’attività sanitaria specialistica svolta nei centri di riferimento degli Ospedali di Rivoli e di Torino; è importante che questo ruolo venga valorizzato e ne venga chiesto il potenziamento attraverso una azione sinergica delle Amministrazioni Comunali all’interno del Comitato dei Sindaci del Distretto, che è l’unico organismo nel quale i Comuni appartenenti al Distretto Val Susa Val Sangone possano esprimere scelte e proposte di programmazione sanitaria e socio sanitaria per l’intero territorio della Val Susa e Val Sangone.
È il caso del documento “Patto per la Salute” approvato il 12 novembre scorso dal Comitato dei Sindaci e inviato oltre che alla Direzione Generale e di Distretto anche all’Assessore Regionale alla Sanità Icardi, approvato nel Consiglio Comunale dello scorso 30 novembre e che si può leggere integralmente sul sito della Città di Susa.
Non accettiamo critiche né lezioni da chi, disertando negli anni passati i tavoli istituzionali nei quali veniva trattata la questione Tav, ha di fatto scelto di non incidere sulla possibilità di miglioramento dei progetti presentati e ottenere opportunità di tutela e sviluppo del proprio comune. Né è un esempio gravissimo la distribuzione della seconda tranche di compensazioni che su 32 milioni di euro destinati ai Comuni più interessati dall’opera vede totalmente assente tra i beneficiari la Città di Susa.
Risulta incomprensibile l’atteggiamento estremistico di chi sceglie di non sedersi ai tavoli in cui si decide del futuro della propria città e preferire invece prima le piazze e oggi i post aggressivi sui social dove di volta si individuano gli obiettivi da colpire e da mettere in pasto ai più disparati commenti a volte aggressivi e al limite dell’intimidazione.
Fomentare continuamente l’odio, le divisioni e le contrapposizioni, scegliere la strada della radicalizzazione delle idee piuttosto che la ricerca del dialogo, possono servire a soddisfare una vanità momentanea o ad acchiappare qualche “like” in più ma certamente non fa bene alla città e alla valle che paga da anni questi scontri a danno della propria immagine, della convivenza civile e dello sviluppo del tessuto economico del territorio.
Rinnoviamo alla neo Direttrice dott.ssa Dall’Occo i nostri migliori auguri di benvenuto e buon lavoro in questa Asl To3, ampia, articolata e complessa ma ricca di grandi potenzialità e sinergie già esistenti. Siamo certi che, attraverso le sue riconosciute doti professionali e umane, quelle dei professionisti sanitari che operano nelle strutture e nei servizi, in stretta collaborazione con le Amministrazioni Comunali, gli Enti Gestori dei Servizi Sociali, cittadini, associazioni e cooperative del terzo settore, potrà avere il supporto necessario a portare avanti il difficile compito che le è stato affidato.
È chiaro che deve difendere la propria capa.
C’é sempre tutto e l’incontrario di tutto, per me é difficile conoscere i dati ed è per questo che ho perso la fiducia.
Direi che difende poco e attacca molto.
“Cui prodest?”
o per essere più chiari: “A che scopo è stata scritta questa lettera?”
Caro Signor Brüno,le ribalto la domanda:che senso ha l’attacco della minoranza consigliare di Susa e del Signor Plano in particolare?Che vantaggio ne ricavano i cittadini di Susa? Bene ha fatto il Sindaco a ribattere.
Invece di litigare come dei bambini, mettete sul tavolo qualcosa di concreto per rilanciare l’Ospedale di Susa che oramai non conta più niente. Ed anche Rivoli, non è che sia tutto sto splendore.
Intanto in quell’ospedale “che non è tutto sto splendore” mi hanno salvato la pellaccia due volte.
CONFLITTO DI INTERESSI?
Claudio Giorno, Borgone Susa
sindaco, finora cosa hai fatto per difendere l’ospedale di susa? assolutamente nulla!! come nulla hai fatto x il tav.
Lasci scorrere l’acqua sotto i ponti e le cose vanno come vanno, ma di concreto nulla.
Hai pure cambiato il comandante dei vigili perchè ti stava sulle “……”
Il sindaco come dipendente ASL difende il piatto in cui mangia. Come Plano difendeva il proprio piatto Sitaf.
Mi sembra che i due “piatti” siano oltremodo diversi,le pare?
Carissimi sindaci, entrambi avete assunto questo ruolo quando ormai la decisione di chiudere un reparto o di mandare via il primario era gia’ stata presa. Da quando abito in Valle di Susa mi sono accorta che tutti anche coloro che non sono originari della valle dicono che dal g. 8-12-2005 non sono stati più investiti soldi nella valle. Quello e’ stato il giorno in cui e’ stato incrementato l’ odio.Non si puo’ dare quindi responsabilita’ a nessun sindaco. Chiedo a entrambi e a tutti i sindaci della valle una cosa: amate davvero questa valle? SE SI dovete rimanere uniti e trovare le risorse per farla diventare un diamante .Non fissatevi su la questione Tav.Un medico inglese( Bethune dovrebbe essere il nome) il sec.scorso rinuncio alle sue ricchezze e ando’ in uno stato asiatico( Cina o India , non ricordo quale dei 2) per creare ospedali e vi si reco’ senza risorse.Non dovete cadere nella rete di chi vi mette uno contro l’ altro. Dovete lavorare insieme. Esiste un proverbio cari sindaci che dice ‘VOLERE E’ POTERE’ .Per favore pensateci bene tutti e ricordatevi che l’ unione fa la forza e anche senza il Governo potete cambiare le sorti della valle. Non parlo per la Tav ma per il resto. Fatelo per le future generazioni e per questo pezzo di terra tra i più belli al mondo.