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di FRANCESCA FREDIANI (Consigliere Regionale M5S Piemonte)
SUSA – Venga riaperto il punto nascite di Susa: si può andare in deroga alla norma che prevede la chiusura per i punti nasciti con meno di cinquecento parti all’anno facendo ricorso alla complessità territoriale a cui sono sottoposti i cittadini della Val di Susa. Per i residenti di un territorio montano raggiungere Pinerolo oppure Rivoli, ad esempio da Sestriere o dai paesi limitrofi, può implicare più di un’ora di viaggio. Un periodo di tempo che potrebbe essere determinante per una donna che sta per partorire.
Pertanto abbiamo risollevato la questione oggi in Consiglio Regionale, alla luce delle recenti notizie che riportano come la Regione Toscana abbia mantenuto attivo il punto nascite all’interno dell’Ospedale di Barga (Lucca) facendo leva esclusivamente sui disagi territoriali, andando in deroga alla norma. Nei confronti del territorio della Valsusa, invece, c’è stato un atteggiamento penalizzante da parte di questa giunta che non ha fatto nulla per evitare la chiusura del punto nascite di Susa.
Ora ci sono cinque mesi per recuperare: è sufficiente la volontà politica e la capacità di ascoltare e comprendere le reali esigenze del territorio. Ma nella sua risposta l’assessore Saitta non lascia spazio a nessuna apertura, trincerandosi dietro la norma che, a suo dire, impedirebbe la riapertura del punto nascite in quanto l’ospedale di Susa non è sede di DEA.
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