dall’ASL TO3
SUSA – Al fine di supportare il servizio di emergenza, anche alla luce del prossimo periodo influenzale, è in corso l’implementazione di organico con una unità medica in più per il pronto soccorso di Susa, che rinforzerà il team che si occupa della gestione delle emergenze, in modo tale da assicurare una risposta sempre più pronta verso i bisogni di salute urgenti della popolazione anche per rendere più efficace l’eventuale trasporto dei pazienti verso altri ospedali.
Visto che il territorio di Susa è turisticamente attrattivo ed in previsione della stagione invernale, è stato predisposto anche per il presidio segusino un piano di gestione del sovraffollamento che prevede il potenziamento del personale di assistenza con un infermiere e due operatori socio – sanitari per il Pronto Soccorso e di un infermiere e tre operatori socio-sanitari per il reparto di Medicina/Week Surgery.
Alla luce del gravoso numero di accessi effettuati in Pronto Soccorso nel corso dell’ultimo anno (14.115 accessi dal settembre 2017 all’agosto 2018), tenuto anche conto che la maggior parte dei pazienti ha bisogno di un carico assistenziale medio-alto (79% poco critico, 13% mediamente critico) ed a seguito dell’analisi dell’andamento dei ricoveri che evidenzia un maggiore impegno nei mesi interessati dal picco influenzale (grafico sottostante), si è consolidata la sinergia con gli anestesisti, i chirurghi, e i cardiologi dell’ospedale, nonché con il reparto di Medicina, in modo da garantire un’intensità di assistenza di alto livello e sempre proporzionata ai bisogni del paziente.
Visto che la via lattea da più lavoro al ospedale di Susa, sarebbe il caso di far cacciare qualche soldo alle ditte private, anche se il cittadino ha diritto alle cure, ma li si parla di divertimento, in zone private a pagamento, non in normali situazioni di lavoro di vita quotidiana, sarebbe il caso che la sestriere SPA, pagasse qualche soldo agli ospedali… visto che lavorano sempre per la gente che si fa male sulle piste private..!