SUSA – “Alla faccia del rafforzamento della medicina territoriale: siamo arrivati a sei mesi dalla chiusura del punto nascite dell’Ospedale di Susa e notiamo solo il puntuale impoverimento dei servizi delle Valli di Susa e della Valsangone senza alcuna forma di compensazione e investimento alternativo”. A denunciare la questione il vicepresidente del Consiglio regionale, Daniela Ruffino, che ha discusso proprio ieri una interrogazione in Aula.
“I tagli effettuati dall’assessore Saitta – spiega Ruffino – non ricevono alcun tipo di compensazione, anzi. Emblematico è il taglio della sperimentazione dell’ambulanza aggiuntiva, gestita in convenzione con la Croce Rossa, che dopo appena sei mesi non verrà rinnovato pur avendo effettuato ben 64 servizi”.
Conclude Ruffino “Il centrosinistra viene finalmente allo scoperto: i servizi che vengono avviati nei primi mesi, subito dopo le chiusure di nosocomi e presidi, sono solo fumo negli occhi. Servono a spegnere le proteste immediate della cittadinanza e poi vengono progressivamente cancellati. Peccato che a pagare il conto siano i malati: che trovano sempre più difficoltà a curarsi. La risposta dell’assessore è debole e ignora la fragilità della sanità nelle Valli di Susa e Sangone causata dalle sue scelte amministrative e politiche “.
siamo alle solite…. tagli indiscriminati su tutta la sanità e senza pensare a chi si troverà a dovere utilizzare i servizi. tagliano dappertutto ma non dove dovrebbero… ah le amicizie…