OSPEDALI, “L’ACCORDO SUSA – BRIANÇON CI PREOCCUPA” / L’OPPOSIZIONE INTERVIENE SUL PROGETTO

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di GEMMA AMPRINO (Capogruppo lista civica “La Nuova Susa”)

SUSA – Correva l’anno 2011 quando il Sindaco di Briançon Gérard Fromm e il Sindaco di Claviere Franco Capra si attivarono, ognuno nell’ambito territoriale di competenza, per accreditare il progetto sanitario transfrontaliero che ora è stato presentato ufficialmente con il nome di “PROsantè”, forte del finanziamento europeo di 672.000 Euro. Sono certa che questo traguardo veda la sicura soddisfazione della Città e dell’Ospedale di Briançon che si assicura da subito 242.000 Euro e un riconoscimento del proprio ruolo sanitario da parte di coloro che risiedono nei territori francesi e italiani confinanti. E’ altrettanto presumibile che l’ASL TO3 apprezzi il progetto di cooperazione che gli riconosce 430.000 Euro, con l’obiettivo di creare una rete sanitaria che faciliti il percorso dei pazienti con riconoscimento bilaterale. 

Ma in questo quadro di opportunità italo-francesi, mi ritornano alla mente con dolorosa insistenza delle domande, alcune già formulate in qualità di Sindaco di Susa nell’incontro che si tenne sull’argomento a Briançon alcuni anni fa: “Perché in fase di accordo non viene riconosciuta anche all’Ospedale di Susa una somma significativa in grado di qualificare la struttura ospedaliera, come accade per l’Ospedale francese? Quanti abitanti delle aree francesi gravitanti su Briançon sono e soprattutto saranno curati nel nostro Ospedale, contribuendo all’incremento numerico dei pazienti assistiti, parametro indispensabile per la salvaguardia dei reparti? Può l’Ospedale di Susa, declassato dalla Regione Piemonte e privo di una o più specialità ospedaliere a livello sovra regionale essere competitivo e concorrenziale con l’offerta transfrontaliera ed anche con quella più vicina di Rivoli?”.

Chi conosce l’attuale offerta sanitaria segusina è in grado di rispondere senza grandi incertezze ai quesiti posti e dunque condividere la mia preoccupazione già espressa in più sedi. Tuttavia, al di là di ogni supposizione, saranno i futuri investimenti di risorse materiali e umane sull’Ospedale di Susa da parte dell’ASL TO3 e i numeri di utenti italiani e soprattutto francesi dei prossimi anni a fornire a tutti noi la risposta reale sulla bontà per Susa dell’accordo siglato. Con tutto il cuore mi auguro che il responso sia positivo e che i miei timori siano infondati… 

 

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