di FABIO TANZILLI
L’anno nuovo ha portato una brutta sorpresa a Oulx. L’oratorio salesiano “Don Bosco” é stato chiuso dopo decenni di attività, per ordine “dall’alto” dei superiori salesiani di Torino. Una beffa, se si pensa che hanno deciso di chiudere l’oratorio proprio in occasione della storica peregrinazione dell’urna contente le reliquie di San Giovanni Bosco, che arriverà a Oulx con una cerimonia ufficiale martedì sera, proprio alla chiesa Abadia. Una decisione choc per la comunità di Oulx, visto che l’oratorio rappresentava un pezzo della storia di questo paese, dove sono cresciuti centinaia di ragazzi dell’alta Val Susa. Qui sono tante le radici e i ricordi di giovani e adulti, genitori e famiglie che in quei campetti di calcio e in quella sala giochi hanno vissuto gli anni più belli e spensierati della loro vita. Rimane aperta la chiesa Abadia e rimane attiva la casa per ferie, che ospita i gruppi nei weekend e nei periodi di vacanza provenienti da tutta Italia. Invece l’oratorio é stato chiuso, lasciando bambini e famiglie sbigottiti. Sembra che la notizia fosse nell’aria già da tempo, a maggio se ne era già parlato. L’ultimo sacerdote responsabile della struttura é stato don Giorgio Porcellana, mandato apposta dal Canavese per rilanciare l’oratorio, nel settembre 2010. É stato lui a comunicare la notizia ad alcuni giovani animatori, l’altro ieri. Ma i genitori non ci stanno: proprio mercoledì sera si sono riuniti nella sala giochi dell’oratorio insieme a don Giorgio e con il neo direttore dell’istituto salesiano di Oulx, don Natalino, che ha ascoltato le motivazioni delle varie famiglie. Alcuni genitori hanno mandato una mail all’ispettore salesiano di Torino, don Martoglio, responsabile della decisione, chiedendo un incontro. Che si terrà proprio venerdì pomeriggio, sempre a Oulx: l’ispettore ha fatto sapere di voler venire appositamente in alta Val Susa per spiegare alle famiglie le ragioni della chiusura, e i motivi che hanno indotto i superiori di Torino a far cessare le attività a Oulx. I genitori del paese intendono portar avanti le loro motivazioni fino in fondo, con l’obiettivo di non far morire l’oratorio storico di Oulx: il servizio di doposcuola, le varie attività svolte tutto l’anno, anche in estate, rappresentavano per le famiglie un valido punto di appoggio per i propri figli. Soprattutto in tempi difficili come questi, in cui spesso entrambi i genitori sono costretti a lavorare tutto il giorno, l’oratorio rappresentava un sostegno importante, un punto di riferimento non solo religioso, ma anche di supporto sociale. Le ragioni della chiusura verranno quindi spiegate ai genitori di Oulx dall’ispettore, ma durante la riunione di mercoledì sera sono emerse alcune ipotesi. Si é parlato di alcune lettere e telefonate anonime, indirizzate proprio ai superiori di Torino, in cui sono state espresse varie lamentele, critiche e rimostranze contro don Giorgio Porcellana, ma non solo. Tutto sarà chiarito venerdì, anche perché i genitori si sono detti pronti a fare la loro parte, impegnandosi direttamente per convincere l’ispettore a rivedere la sua scelta, e proponendo scelte alternative per salvare la struttura. Già anni fa i Salesiani di Torino volevano chiudere totalmente l’istituto di Oulx, casa per ferie e oratorio, ma grazie alla mobilitazione del paese cambiarono idea. Forse occorrerà nuovamente una simile partecipazione e presa di coscienza, per far capire ai superiori salesiani che l’oratorio fa parte della storia di Oulx, e non può chiudere così da un giorno all’altro.