dalla DIREZIONE DIDATTICA STATALE “P.P. LAMBERT”
OULX – “La vita di una piccola scuola di alta montagna può essere molto simile a quella di una piccola isola. Ciò che cambia è il paesaggio che vedi dalla finestra, ma le difficoltà organizzative, i piccoli numeri degli studenti, la complessità della gestione di pluriclassi, formate da bambini di età diverse, sono le stesse. Gettare un ponte fra mare e montagne, per condividere percorsi e sostenersi a vicenda, può essere un buon modo per superare l’isolamento e aprire nuovi orizzonti”. Partendo da questa considerazione Barbara Debernardi, Dirigente scolastica della Direzione Didattica Lambert – Alta Valle Susa ha prima proposto alle sue insegnanti e poi alla collega Rosa Tantulli, Dirigente dell’Istituto Comprensivo Monte Argentario-Giglio un progetto di gemellaggio, che ha preso il via proprio in queste settimane.
Scuole-pilota di questa iniziativa culturale e didattica sono per il momento da una parte le piccole pluriclassi di Cesana Torinese, Claviere, Salbertrand e dall’altra la pluriclasse Pisacane dell’Isola del Giglio, ma altri plessi si aggiungeranno, cammin facendo, al lavoro che al momento bambini e maestre stanno impostando, lavorando a distanza.
“Le dotazioni tecnologiche che l’emergenza Covid-19 ha consentito di implementare, anche nelle scuole più piccole, i tablet e le LIM inizialmente destinate a una didattica a distanza resa necessaria da ragioni sanitarie, stanno ora diventando anche strumenti di dialogo fra scuole lontane e mezzi tecnici utili per realizzare una didattica a distanza nuova e certamente più serena, fatta per spalancare, in senso letterale, le nostre finestre su paesaggi nuovi” spiega la Dirigente Debernardi, che ha trovato immediatamente nella collega toscana una interlocutrice
interessata e subito pronta a sostenere questo inedito modo di concepire la didattica a distanza.
A favorire questa intesa è stato certamente un comune modo di intendere il “fare scuola”, l’adesione di entrambi gli Istituti alla Rete italiana delle Piccole Scuole, ma anche la quotidiana impresa di gestire scuole “isolate”, all’alta quota o la mare, spesso senza grandi risorse, disperse in territori molto estesi e difficili da raggiungere, soggette a un forte ricambio di insegnanti, spesso giovani e precari, perché raramente tali realtà scomode e marginali sono ambite come luogo di lavoro stabile.
A sostenere questo impegno, per fortuna, concorrono gli enti territoriali e i Comuni, ben consapevoli di quanto essenziale sia mantenere “il presidio scolastico” in tali contesti “di frontiera”. E infatti è nelle intenzioni delle due Dirigenti coinvolgere nei prossimi passi anche le Amministrazioni locali, per ampliare i confini di questo primo incontro a distanza, tra scuole.
Per il momento le classi si stanno conoscendo e le maestre stanno insieme progettando un percorso di studio delle reciproche realtà geografiche e ambientali, ma l’idea è di poter trasformare, Covid-19 permettendo, il gemellaggio virtuale in uno scambio “in presenza”. Se le condizioni epidemiologiche lo consentiranno, in tarda primavera verrà organizzata una prima “spedizione” dai monti verso il mare.
E l’auspicio è quello di poter chiudere il cerchio, con una visita in Valsusa dei bambini del Giglio, nel prossimo anno scolastico. Il sogno ambizioso, tuttavia, è quello di poter consolidare uno scambio permanente, con uno stabile incrocio di “settimane bianche” e “settimane blu”, che possano dare concretezza ad una didattica per il momento tutta “virtuale”, ma non per questo meno ricca e reale.