OULX, GLI ANARCHICI E LA CASA OCCUPATA: “SARÀ SEMPRE UNO SPAZIO AUTOGESTITO E LIBERO”

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OULX – Dopo i divieti di dimora emanati dalla procura di Torino nei confronti di 17 anarchici che hanno occupato da un anno e mezzo l’ex casa cantoniera di Oulx per accogliere i migranti e aiutarli a superare il confine con la Francia, c’è chi ipotizzava lo sgombero imminente dell’edificio da parte delle forze dell’ordine, come avvenuto a suo tempo nel salone parrocchiale di Claviere.

Ma il collettivo Chez Jesus ha annunciato – come prevedibile – che non intende abbandonare l’ex casa cantoniera: “Il rifugio Chez Jesoulx è, e rimarrà sempre, uno spazio autogestito libero e contro la macchina economica dell’accoglienza – spiegano gli attivisti attraverso un comunicato diffuso su internet – i controlli intorno alla Casa Cantoniera sono aumentati considerevolmente. I carabinieri pattugliano quotidianamente il paese di Oulx, giorno e notte, cercando di intercettare la rete solidale”.

Anzi, gli anarchici prospettano di intensificare l’attività di assistenza ai migranti di base a Oulx: “Nei prossimi mesi con le aperture delle frontiere – scrivono – il rifugio avrà una posizione importante di solidarietà con chi vuole attraversare queste valli”.

Il collettivo definisce i controlli dei carabinieri e le denunce della procura “squallidi tentativi di repressione”: “A tutte queste intimidazioni noi rispondiamo come sempre, rilanciando ancora più forte la nostra solidarietà (…). Chi lotta può perdere, chi non lotta ha già perso. Alla Casa Cantoniera e dappertutto sempre contro le frontiere”.

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