La zona orti non si tocca.
Questo è il verdetto dell’incontro di ieri, nella sala consiliare del Comune di Bardonecchia, tra l’amministrazione comunale, due tecnici e la popolazione.
L’affollata riunione, guidata dal sindaco Borgis, è servita per rispondere alle osservazioni che alcuni abitanti di Bardonecchia avevano presentato al Comune il mese scorso, in merito alla proposta tecnica del progetto preliminare, per il nuovo piano regolatore.
Avevamo parlato di una petizione, trattandosi di un documento contenente delle domande e firmato da circa 160 residenti: per alcuni parrebbe un termine poco corretto, fatto sta che il testo presentato alla giunta bardonecchiese è servito per salvare i cosiddetti “ciambiè”, gli antichi orti del centro storico del Borgo Vecchio, un’ampia zona destinata da sempre alla coltivazione e presa in considerazione dal Comune come possibile area di parcheggi pubblici e privati.
Borgis spiega: “La volontà dell’amministrazione è di accettare che la zona orti resti tale, seguendo l’indirizzo della popolazione. Sicuramente, rimane da risolvere il tema dell’area parcheggi, e dovremmo trovare una soluzione condivisa. La Regione ha dato l’assenso in questa direzione”.
L’architetto Alifredi precisa che: “Con la nuova procedura VAS (valutazione ambientale strategica del piano regolatore), la discussione deve essere condivisa con le forze locali, con i cittadini, le associazioni e le forze economiche. Devono esserci precisi strumenti formali, per permettere questa discussione, ecco la funzione della proposta tecnica del progetto preliminare: non è ancora la fase di progettazione urbanistica, ma non è neanche solo una delibera programmatica. Possiamo parlare di una prima traduzione tecnica delle linee guida, indispensabile per iniziare la zonazione, producendo i primi disegni, su una scala molto grande”.
Si tratta dunque di un quadro generale rivolto alla popolazione, e le osservazioni dovrebbero aiutare l’amministrazione a ricalibrare il progetto preliminare, rendendolo più forte.
Borgis continua: “La ratio è di progettare delle aree destinate a parcheggi in località Borgo Vecchio ed in piazza Suspice, per un fondamentale piano turistico e per esigenze di riqualificazione degli abitati. A monte, bisognerebbe intervenire sul fiume, in modo da salvaguardare tutta la zona, ma in un momento di mancanza di risorse come questo, avevamo ipotizzato tale progetto preliminare, che sarebbe stato sviluppato nell’arco di un quinquennio”.