PROBLEMI DI PRIVACY PER GLI UTENTI FIREFOX: COS’È SUCCESSO?

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Il NOYB, gruppo europeo per i diritti digitali con sede a Vienna, ha segnalato Mozilla (fornitore del browser Firefox) per mancato rispetto dei regolamenti sulla privacy in rete. Di seguito i dettagli sulla notizia e i passi da compiere per tutelare la propria sicurezza online.

Mozilla, segnalata violazione al GDPR

Il NOYB ha accusato Mozilla di violare le disposizioni del GDPR. Il fornitore di Firefox, infatti, sembra che tenga traccia dell’attività degli internauti con il nuovo tool PPA (Privacy Preserving Attribution), senza avere il loro consenso esplicito.

La risposta alle accuse formulate da Felix Mikolasch (avvocato dell’organizzazione no-profit) non si è fatta attendere. Il direttore delle comunicazioni aziendali del servizio open source Christopher Hilton ha replicato che l’uso di PPA sia, al momento, solo in fase di test, pertanto da considerare alla stregua di un prototipo.

Il nuovo strumento, peraltro limitato ai siti web appartenenti a Mozilla, può essere disattivato in ogni momento. La sua introduzione è finalizzata all’abbattimento della pubblicità invasiva mediante l’impiego della crittografia, senza raccogliere dati riconducibili a soggetti specifici. In caso di accettazione del reclamo da parte dell’Unione Europea, il provider dovrà pagare multe consistenti.

Consigli per navigare in modo sicuro

Gli utenti hanno a disposizione molti strumenti per salvaguardare la propria privacy online. Uno dei più importanti è, sicuramente, l’impiego di una rete privata virtuale: grazie alle migliori VPN per Mac o per PC o Android (sono disponibili infatti per qualsiasi sistema operativo) è possibile proteggere dati e dispositivi quando si utilizza Internet per condividere contenuti, guardare trasmissioni in streaming, navigare su vari siti web in Italia e all’estero.

Il funzionamento delle VPN si basa su crittografia e mascheramento dell’ indirizzo IP che identifica in maniera univoca ogni dispositivo connesso alla rete, in modo da rendere sicure perfino operazioni come transazioni, login, accesso su piattaforme di altri Paesi e molto altro. Affiancato all’uso di browser come Tor, studiato per rendere quasi impossibile il tracciamento, ne potenzia gli effetti.

Altri suggerimenti da mettere in pratica sono la scelta di altri motori di ricerca privati e il logout dall’account Google. Tutto ciò eviterà la raccolta di alcune informazioni legate a posizione, abitudini e cronologia di navigazione. Lo stesso dicasi, infine, per la riduzione al minimo degli account virtuali, la disabilitazione dei cookie e il download delle immagini, per non lasciare alcuna traccia di sé.

Tutto ciò può essere applicato dagli utenti di Firefox, e non solo, che non desiderano essere tracciati nei comportamenti e nelle abitudini di navigazione.

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