DALL’UFFICIO STAMPA DELLA CONSIGLIERA DANIELA RUFFINO
“Oggi in Aula ho sollecitato un intervento della Regione Piemonte per contenere l’esplosione dell’emergenza causata dagli attacchi di Processionaria del Pino che sta colpendo i boschi della Val di Susa. La risposta fornita dalla giunta di centrosinistra é sconcertante perché dimostra lo scarso interesse per le aree rurali e collinari torinesi. Certamente però è coerente visto che dopo non aver latitato nella gestione degli incendi che hanno colpito gravemente la Val di Susa, ora lascia i cittadini e le amministrazioni locali da sole a gestire una emergenza fitosanitaria. Tutto ciò é intollerabile”. Ad annunciarlo Daniela Ruffino, vicepresidente del Consiglio regionale del Piemonte, a margine della discussione di un suo question time in merito, che ha stigmatizzato come la risposta fornita sia la stessa di un anno prima, i problemi restano ma la Giunta Chiamparino gira la testa dall’altra parte.
La Giunta regionale ha fatto sapere che l’intensificarsi del fenomeno è principalmente causato dall’innalzamento delle temperature medie e l’assenza di precipitazioni tanto che ora vengono attaccate le pinete anche oltre i 1.200 metri. Fino ad oggi pare che gli attacchi di processionaria nel territorio non arrivino a compromettere la sopravvivenza delle aree boschive colpite, condizione essenziale affinché il settore Fitosanitario della Regione intervenga. Resta poi il problema dei costi elevati da sostenere sia per i privati cittadini, sia per il pubblico.
“Credo che nonostante le difficoltà evidenti nella lotta a questo lepidottero – conclude Ruffino – la Regione dovrebbe prevedere contributi a sostegno dei privati cittadini e delle amministrazioni locali, il sindaco di Cesana Lorenzo Colomb èvsommerso di richieste di intervento da parte dei cittadini e così tanti altri amministratori. È vero che sono necessari interventi economici importanti ma è necessario contenere un fenomeno che ogni anno cresce senza alcun tipo di governo della Regione, non lascerò inascoltate queste voci”.