di STEFANO OLOCCO (Segretario Lega Nord Giaveno)
Vogliamo presentare la nostra nuova iniziativa, presso il Comune di Giaveno, dove con un’istanza chiediamo al sindaco Giacone ed a tutta l’amministrazione di emanare un’ordinanza in grado di regolamentare i rapporti tra privati e Comune in materia di migranti. Visto che ormai è assodato come, a parte i costi di gestione, il carico per l’integrazione con iniziative di vario genere sia a carico dei Comuni, visto l’onere della gestione di tutti i problemi da essa derivanti per le amministrazioni. Riteniamo che il privato che decide di partecipare ai Bandi per l’assegnazione di migranti debba informare prontamente il Comune. È assurdo che il sindaco debba essere l’ultima persona a sapere dell’assegnazione di migranti sul proprio territorio.
La nostra istanza, nasce quindi con l’idea di dare una regolamentazione seria dove: oltre ad informare il Comune della partecipazione ai bandi della Prefettura, si debba informare in caso di vittoria del bando, presentare una dichiarazione di conformità dell’immobile per il numero di migranti ospitati ed infine comunicare mensilmente al Comune il numero di migranti effettivamente ospitati. Pena una sanzione amministrativa. Abbiamo scritto l’istanza con numerosi richiami di legge, per dimostrare come sia un’iniziativa più che fattibile e non solo sterile propaganda. La presentiamo quindi con l’idea di dare uno strumento al Comune organizzativo e conoscitivo. Perché ovviamente i privati pensano al proprio guadagno personale, mentre poi i costi per la collettività comunque risultano onerosi.
Non neghiamo come questa iniziativa nasca anche dai fatti che hanno animato l’ultimo consiglio comunale, dove ci saremmo aspettati una risposta forte a difesa di una famiglia che possiamo definire sfrattata da una sbagliata gestione dei migranti in Borgata Brancard. Risposta che è mancata. Non è mancata certo una assurda politicizzazione degli accadimenti, che non ha portato a nessuna soluzione solo il solito gioco del favorevole o del contrario. Ma nei fatti a pesare è stato il silenzio assordante della maggioranza.