Si sta verificando in questi giorni una notevole presenza di pazienti presso il Pronto Soccorso di Susa in parte dovuta al picco influenzale , in parte a cadute sulle piste da sci, in parte alla difficoltà di collocare i pazienti in uscita sia quelli da ricoverare sia da dimettere a domicilio o che devono ritornare in Istituto.
In realtà gli arrivi di pazienti al pronto non sono aumentati di molto rispetto alla media che è di circa 40 persone al giorno (16.000 arrivi all’anno) tant’è che oggi pomeriggio giovedì 12 febbraio sono presenti contemporaneamente 32 pazienti che alla fine della giornata potranno raggiungere le 45/50 unità.
Per oltre il 70% si tratta di codici di bassa gravità correlati al picco influenzale ed in particolare a patologie respiratorie, 3 su 32 arrivi sono stati i codici rossi pervenuti nelle ultime 24 ore.
La Direzione aziendale ha assunto alcuni provvedimenti per superare la temporanea difficoltà: è stata raddoppiata temporaneamente la presenza Medica in pronto con l’aggiunta, da domattina, di un dirigente medico di supporto proveniente da Rivoli, che si aggiuge così al personale in servizio presso lo stesso pronto soccorso di Susa. In tutto 35 dipendenti, di cui 20 infermieri, 14 OSS, un Medico urgentista coadiuvato in caso di necessità da un Chirurgo, un Ortopedico ed un Internista presenti presso il Presidio.
Inoltre a Susa sono stati attivati altri due provvedimenti: il primo riguarda i codici rossi che saranno immediatamente presi in carico dagli anestesisti rianimatori, come confermato dal nuovo Primario Dr. Bonini; il secondo la presenza attiva e fissa in Pronto Soccorso per l’intera stagione sciistica di un ortopedico (quindi non più solo reperibile su chiamata com’era finora) come da disponibilità assicurata dal Primario Dr. Sergio Marini.