GIAVENO/BANGKOK – Mathias Gallo Cassarino dalla Valsangone, per diventare campione del mondo di Muay Thai a Bangkok. Mathias è originario di Giaveno, sebbene la sua famiglia abbia radici in Sicilia. La sua prima esperienza sul ring risale a quando aveva solo otto anni. Lui e la sua famiglia, in vacanza in Thailandia, erano a spasso per una fiera in un tempio, quando sentirono il commentatore della serata urlare al microfono. Si cercavano volontari per un gioco…particolare: niente di meno che una lotta ad occhi bendati. Mathias tirò la mano di suo padre dicendo che voleva combattere. Suo padre rise. Da kickboxer italiano ritirato, Roberto Gallo Cassarino non poteva che esser fiero di sentire suo figlio farsi avanti per salire sul ring. Ma lo avvertì: “Farà male”.
Il ragazzino di 8 anni non sembrava scosso da questo pensiero. Si stava allenando da qualche mese.
“Ricordati di bloccare i calci”, suo padre gli diede un consiglio tecnico. “Dopo questo incontro sarai acciaccato, ma se non ti preoccupa e se ti divertirai, allora saprai che la Muay Thai è per te!”
Mathias si arrampicò su quel ring e affrontò il suo avversario, un bambino thailandese del luogo. Alcuni addetti bendarono i due ragazzini. L’arbitro li portò verso il centro del ring, li fece toccare con i guanti, e la campana suonò. Mathias tirava colpi un po’ a caso e toccò il suo avversario solo alcune volte. Il bambino thai, anch’egli alla prima esperienza, calciava alla cieca, senza particolare mira, per tenere Mathias lontano. Il match da bendati durò due round. Entrambi i ragazzini scesero dal ring sorridendo. Roberto chiese al suo giovane figlio che ne pensava di quel piccolo esempio di combattimento, e Mathias rispose che sentiva dolore alla tibie.
“Ricordati, non sei come i ragazzini thai” disse Roberto. “Loro si possono infortunare e non è un problema. Sono tosti. Tu non sei cresciuto come loro. Sei un farang (straniero, n.d.r.) e devi proteggere di più te stesso. Devi usare il tuo corpo, ma sopratutto il cervello, devi essere intelligente”
Mathias non disse niente. Dopo un momento, Roberto gli chiese se gli fosse piaciuto.
“E’ stato divertente”, disse Mathias. “Voglio combattere di nuovo”.
Roberto ridacchiò. Da li’ in poi, ogni anno, durante le vacanze in Thailandia della famiglia, Mathias ha preso ad allenarsi appassionatamente nelle palestre locali.
Chi conosce la ‘vera’ Muay Thai per certo conosce Mathias e le sue imprese sui più prestigiosi ring del mondo. Le prime notizie che narravano le imprese di un giovanissimo fighter Italiano in Thailandia arrivarono nel 2005, quando Mathias, con soli 12 anni, inizia a combattere da professionista sui ring 5×3 Muay Thai full rules (comprensivi di utilizzo di gomiti e di clinch). Nello stesso anno arriva la prima vittoria contro un pugile di casa, e nel 2009 si guadagna la prima medaglia: un bronzo IFMA, seguito l’anno successivo da un oro al WMF. Come pro si aggiudica le cintura WMC a.d. alla Queen’s Cup di Bangkok e la corona intercontinentale WBC, oltre ad altri titoli conquistati tra Thailandia, Australia e Giappone. Nel 2013 quindi conquista, sempre a Bangkok, il titolo mondiale WPMF per la categoria 135lbs. Oggi ha 23 anni ed è conosciuto con il nome Mathias MuayFarang. E’ un top fighter di livello mondiale e appare nelle card degli eventi più importanti insieme a nomi del calibro di Buakaw Banchamek, Saenchai ,Sittichai, Kem. Mathias ha vinto tutto ciò che si può vincere nella Muay Thai. Ha battuto mostri sacri thailandesi come Denkiri Sor. Sommai (campione del Lumpinee Stadium) per 2 volte di seguito, e il campione del Channel 7 Stadium Rungravee Sasiprapa, con cui ha prima pareggiato e poi vinto ai punti. Ha surclassato anche il campione Giapponese Yukiya Nakamura nello storico Lumpinee, quando ancora era il tempio indiscusso della Muay Thai, nel 2012. L’ultima “vittima” è stata Suedam Khongsitta, nell’evento top del 2016: il Super Muay Thai promosso da Buakaw.
La vita da Nak Muay (professionista di Muay Thai, n.d.r.) gli ha dato numerose soddisfazioni seppur con enormi sacrifici, come quello di allenarsi 6 giorni su 7 2 volte al giorno. Magari anche a Natale e a Capodanno.
E’ proprio il caso di dirlo: nel guardare Mathias combattere a Bangkok , si rischia di confonderlo per un thailandese.
Da Aprile si allena nel suo camp di Rayong, seguito dal bravissimo Ajarn Prechaa e da un team di 4 allenatori di altissimo livello, tra cui l’ex campione dell’Omnoi Stadium MekPayak 7MuayThai. Per chiunque voglia fare un’esperienza indimenticabile immerso nella Muay Thai, o Thai boxe, allenarsi con lui è sia formativo che divertente, grazie al suo carattere socievole e dotato di straordinaria modestia. Merita quindi un viaggio in Thailandia, per imparare o migliorarsi in questa antica arte marziale, al fianco di quello che può essere certamente definito il miglior talento italiano nella ‘vera’ Muay Thai (www.7muaythai.com).